Rimini rinnova la convenzione con i nidi privati
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7 Ottobre 2025
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Più risorse, maggiore accessibilità e un sistema pubblico-privato sempre più coeso: sono questi i pilastri della nuova convenzione tra il Comune di Rimini e i gestori dei nidi d’infanzia privati autorizzati e accreditati per l’anno educativo 2025/2026, approvata oggi in Giunta.
Il documento conferma e rafforza il modello integrato per l’offerta educativa 0-3 anni, grazie a un investimento complessivo di 250 mila euro - con un incremento di oltre 22 mila euro rispetto all’anno precedente - destinato a garantire la copertura totale dei contributi per le famiglie beneficiarie nel 2024/2025. Un impegno che consolida la qualità e la diffusione dei servizi educativi per la prima infanzia su tutto il territorio comunale.
Negli ultimi tre anni, queste scelte hanno portato la copertura del servizio dal 28,8% al 37,4%, superando l’obiettivo europeo del 33% per la fascia 3-36 mesi. I bambini beneficiari sono passati da 201 a 220.
Tra le novità, l’adozione - dopo la sperimentazione dello scorso anno - di una piattaforma unica per la gestione delle iscrizioni. Uno strumento che ha ottimizzato la distribuzione tra domanda e offerta, ridotto i tempi di attesa, semplificato le procedure e limitato le doppie iscrizioni, rendendo l’accesso ai servizi più fluido ed equo.
Gli impegni condivisi con i 20 gestori privati includono:
il mantenimento delle agevolazioni tariffarie già sperimentate con successo; l’ampliamento dell’offerta di posti nido sul territorio, mediante ricerca sinergie nell'ambito della rete pubblico privata; la gestione della domanda attraverso strumenti digitali condivisi.
“Il rinnovo della convenzione - sottolinea Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative - è una scelta che consolida e qualifica il sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia, rendendoli più accessibili e diffusi. Una città più equa e inclusiva passa anche da qui: dall’ampliamento della copertura, dal sostegno alle famiglie, soprattutto quelle più fragili, e dal diritto all’educazione fin dai primi anni di vita. Lavoriamo per un sistema che non lasci indietro nessuno.”.