Il centro storico di Rimini come laboratorio di studio per 27 progetti di rigenerazione urbana di 55 studenti internazionali del Politecnico di Torino
Dettagli
1 Luglio 2025
3 minuti
Descrizione
Quali vocazioni di uso e di immagine restituiscono le sue strade, le sue piazze, i suoi monumenti storici? Quali potrebbero essere idee progettuali rivolte all’area tra l’Arco di Augusto e il Ponte Tiberio, la ferrovia e Borgo Mazzini.
Sono le questioni poste da un team di docenti del Politecnico di Torino a 55 studenti internazionali della laurea magistrale in Architettura Costruzione Città e discusse ieri, 30 giugno, al Lingotto di Torino, sede delle lauree magistrali dell’ateneo tecnico torinese.
Gli studiosi della forma urbana e urban designers Marco Trisciuoglio, Martina Crapolicchio e Rossella Gugliotta, insieme agli esperti di economia urbana Marta Bottero, Federico Dell’Anna e Caterina Caprioli, hanno posto la sfida di elaborare idee progettuali per Rimini a studenti provenienti dal Belgio, dall’Olanda, dalla Spagna, dalla Polonia, dalla Turchia, dal Kossovo e dalla Bulgaria, ma anche dal Kazakhistan, dal Pakistan, dall’India, dall’Iran, dalla Cina e ancora dall’Egitto, dall’Etiopia, dalla Palestina.
Il tema è quello delle possibili connessioni di forma urbana tra Palazzo Lettimi, il Tempio Malatestiano, il mercato coperto, Piazzale Gramsci, l’anfiteatro romano e l’area extra muros verso la ferrovia, ognuno di questi luoghi considerato non come una emergenza urbana, ma nelle sue strette relazioni morfologiche con i tessuti di oggi e con i principi insediativi della città romana e malatestiana. Dopo un’intensa giornata di studio sul campo, svolta all’inizio della primavera scorsa, gli studenti hanno elaborato sette diverse idee di impianto urbano per un totale di quasi trenta progetti di dettaglio.
Gli esiti di questi lavori sono stati discussi ieri, nel quadro dell’annuale giornata di celebrazione della fine del semestre estivo, coordinata dal referente della laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, Cristina Coscia.
Erano presenti, oltre a docenti e studenti del Politecnico, Chiara Fravisini, dirigente del Settore Edilizia Pubblica e Qualità Urbana del Comune di Rimini, insieme con Monia Colonna, responsabile dell’Unità Efficienza Energetica e Fonti Rinnovabili dello stesso Comune, che hanno portato i saluti dell’assessora Valentina Ridolfi.
Attorno al grande modello di studio del centro storico e alla mappa tipologica di tutta l’area urbana riminese racchiusa tra la cerchia delle mura, tecnici del Comune e docenti hanno discusso ancora una volta con gli studenti, che hanno voluto manifestare tutto il loro interesse nel lavorare su una città storica italiana, dalla spazialità rinascimentale, e l’apprezzamento per un lavoro condotto sì attraverso progetti qua e là visionari, ma con una stretta aderenza alla realtà e ai problemi di gestione di una importante città turistica.
L’incontro ha restituito il clima dell’ambiente internazionale degli insegnamenti di progettazione architettonica e urbana condotti al Politecnico di Torino dall’unità di ricerca sino-italiana “Transitional Morphologies” (TransMo), operativa ormai da 10 anni tra Torino e Nanchino sui temi delle dinamiche di trasformazione delle forme urbane e da più di un lustro impegnata, con convenzioni, tesi di laurea, studi di dottorato, mostre, al fianco della Città di Rimini, eletta a vero e proprio laboratorio di ricerca urbana.
Il lavoro prodotto dai 55 studenti del design studio “Architecture and Urban Economics” diventerà alla fine dell’estate una mostra/seminario a Rimini, un modo per portare le discussioni torinesi nel loro luogo d’innesto, tra la cittadinanza, i tecnici e i curiosi. Questa iniziativa si collocherà nei progetti di “public engagement”, ovvero di coinvolgimento delle comunità attraverso la ricerca scientifico-tecnologica, fortemente supportato dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino dove l’unità di ricerca TransMo ha sede.