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Rapporto “Io sono cultura 2025”

Dettagli

Descrizione breve
Rimini si conferma tra le prime venti province italiane per valore aggiunto e occupazione culturale
Data:

27 Novembre 2025

Tempo di lettura:

6 minuti

Descrizione

Lari: ”Cresce l’ecosistema locale tra produzione e pubblico, cultura e turismo”.

La provincia di Rimini consolida anche nel 2025 la propria posizione tra le realtà italiane in cui il Sistema produttivo culturale e creativo ha una maggiore incidenza sull’economia locale. Lo certifica la 13ª edizione del rapporto “Io sono cultura 2025” di Fondazione Symbola, che fotografa la forza economica e occupazionale delle filiere culturali e creative nei territori italiani.

Rimini rientra stabilmente nella top 20 nazionale per incidenza del valore aggiunto culturale e per occupazione nel settore, con una quota del 2,9% del valore aggiunto Core Cultura (in crescita rispetto allo scorso anno quando il dato era del 2,7%) sul totale provinciale, che la colloca tra le province più attive del Paese: al 12esimo posto per peso del valore aggiunto e al 13esimo posto per occupazione nei settori propriamente culturali e creativi, unica provincia dell'Emilia Romagna nella top ten oltre a Bologna (3,1%). L'incidenza sull'occupazione è del 3,4% sul totale, al pari di Modena, mentre Bologna è al 4,1%.

L’edizione 2025 consente di mettere in relazione, per la prima volta in modo emblematico, i dati della produzione culturale con quelli della domanda culturale. È un incrocio che racconta un cambio di passo: Rimini non solo sta diventando sempre più un centro di produzione capace di alimentare nuovi pubblici locali, ma consolida la sua realtà di meta di consumo culturale.

L’offerta culturale riminese, cresciuta e diversificata negli ultimi anni, genera infatti un pubblico che a sua volta aumenta la propria domanda, riducendo la necessità di uscire dai confini territoriali per soddisfare i propri bisogni culturali. Questo trend trova riscontro anche negli indicatori sulla qualità della vita della classifica 2025 di Italia Oggi, pubblicata pochi giorni fa, che colloca Rimini tra le prime 15 province italiane per benessere complessivo. Un segnale coerente con la crescita della partecipazione agli spettacoli e alle attività culturali sul territorio, dove la cultura è sempre più parte della vita quotidiana dei cittadini. Rimini guadagna infatti 21 posizioni raggiungendo il 12° posto nella classifica generale. In particolare, nella dimensione "Turismo, intrattenimento e cultura" la provincia riminese si posiziona al terzo posto nazionale, dietro solo a Bolzano e Trieste. Nel dettaglio, Rimini risulta seconda per spesa pro capite per gli spettacoli, terza per numero medio di spettatori per evento e quinta per numero di spettacoli, testimoniando una comunità viva e partecipe.

Un percorso strategico già in atto: dal Piano della Cultura alle iniziative simbolo

Il rapporto si inserisce nel solco del lavoro avviato dall’amministrazione che ha saputo trasformare luoghi storici in motori culturali capaci di arricchire l'offerta complessiva e di attrarre pubblico tutto l'anno. Un percorso confluito nella candidatura a Capitale italiana della Cultura e proseguito con l’avvio del percorso del Piano strategico della cultura, che punta a rafforzare i “motori culturali” cittadini, le alleanze tra istituzioni e imprese creative, l’accesso ai pubblici e la dimensione internazionale con l'ambizioso obiettivo di definire le traiettorie di sviluppo del settore culturale e creativo della città per i prossimi dieci anni.

Una traiettoria che non si limita all'immediatezza dell'evento, ma che punta a costruire visione e metodo, mettendo la cultura al centro dello sviluppo della comunità. Tra gli esempi emblematici di questo nuovo corso si segnalano iniziative di grande rilevanza internazionale, come nel caso che ha visto recentemente il restauro della Pietà di Giovanni Bellini, custodita dal Museo della Città, al centro di un tour internazionale: dopo l'esposizione a Ca' d'Oro a Venezia fino al 6 gennaio 2026 in dialogo con il San Sebastiano del Mantegna, l'opera sarà ospitata alla Morgan Library & Museum di New York dal 15 gennaio al 19 aprile 2026, per poi tornare a Rimini con la mostra dossier nella primavera-estate 2026. Un viaggio di un capolavoro del Rinascimento custodito a Rimini verso il mondo, portando il nome della città sulla scena internazionale. Altrettanto significativa è la rassegna "Curatori per un giorno", che ha visto per la prima volta il pubblico dei giovani diventare produttore di cultura. L'iniziativa, che rientra tra le azioni pilota del Piano Strategico della Cultura, ha raccolto 60 candidature da parte di under 30, chiamati a proporre film e a costruire serate cinematografiche aperte alla città. Un progetto che trasforma i giovani da spettatori a protagonisti, affidando loro la responsabilità di scegliere e raccontare il cinema che li rappresenta.

“Il Rapporto della fondazione Symbola – commenta l’assessore alla cultura Michele Lari- conferma con la forza dei numeri ciò che Rimini sta costruendo da anni: una filiera culturale che non è più solo offerta per chi arriva, ma produzione stabile e riconosciuta a livello nazionale. Per la prima volta vediamo chiaramente come crescita della produzione e crescita della domanda si alimentino a vicenda: più progetti, più luoghi e più qualità generano nuovi pubblici, e questi nuovi pubblici chiedono ancora più cultura, qui, a Rimini. È esattamente la traiettoria del nostro Piano strategico della cultura: mettere a sistema patrimoni, creatività contemporanea e imprese, rafforzando l’accesso, la partecipazione e l’apertura internazionale. Cultura e turismo sempre più si tengono insieme: un’identità che arricchisce la città, genera lavoro e rende Rimini sempre più un luogo in cui vivere bene, oltre che da visitare, meta sempre più ambita anche fuori dai confini nazionali”.

“Rimini tra i primi posti per produzione e consumi culturali non è un caso - commenta il direttore del Fellini Museum e della cineteca Marco Leonetti- è il segno di una città che da sempre vive di immagini, una città che non è mai stata filologica, ma sempre simbolica, capace di trasformare i suoi segni in legami, in esperienze condivise, in accoglienza. Che sia un ponte, un arco o una panca circolare. Sarà il respiro del mare, che nel cinema di Fellini prende la forma del vento e continua a nutrire l’immaginazione e la fantasia anche delle generazioni più giovani, come nei progetti di “Cantiere città junior”, o di “Curatori per un giorno”, o nei festival di cinema che ospita o nel rinato Premio Fellini. È una cultura che diverte, che unisce, che fa comunità. I dati di oggi confermano semplicemente ciò che qui sappiamo da sempre: Rimini è un laboratorio vivo, e continua a esserlo”.

"Il patrimonio culturale riminese è da sempre chiamato a uscire verso il mondo e ad attirare il mondo verso di sé – commenta il direttore dei Musei comunali di Rimini Alessandro Giovanardi - e gli spazi museali possono raccogliere interi universi culturali e risvegliare l’attenzione di un pubblico numeroso, colto, attento e internazionale. Il riscontro di pubblico e di attenzione mediatica che le iniziative dell'anno dedicato a Pier Vittorio Tondelli (1985-2025), hanno raccolto e stanno raccogliendo prosegue con le mostre ai Palazzi dell'Arte e all’Ala Nuova del Museo della Città "Luigi Tonini” mentre i Musei pensano al futuro e ai grandi progetti che li stanno coinvolgendo per il 2026 a partire dal nuovo restauro della Pietà di Giovanni Bellini a cura della Fondazione Venetian Heritage che vedrà il nostro capolavoro del Rinascimento protagonista di ritorno trionfale nella tarda primavera nelle sale del Museo della Città, in dialogo con il San Sebastiano di Andrea Mantegna. Nel frattempo, il 5 dicembre i Musei Comunali di Rimini, inaugureranno la mostra Storie meravigliose tra terra e mare: esordio espositivo della rete "Remàr", che la vede capofila dei ricchissimi musei del territorio, per cui le istituzioni museali di Riccione, Cattolica, Verucchio, Santarcangelo, Novafeltria, Montescudo, Bellaria-Igea Marina, Poggio Torriana, racconteranno la loro vicenda e metteranno in mostra i loro preziosi patrimoni, uscendo fuori dai luoghi dedicati, per illustrare una memoria comune e condivisa, anche nella varietà delle opere esposte”.

Ultimo aggiornamento:

27/11/2025, 14:58