Approvato in Commissione il Piano di inclusione sociale
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16 Ottobre 2025
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La quarta Commissione Consiliare del Comune di Rimini ha approvato (con 17 voti favorevoli, 7 astenuti e zero contrari) il Piano di Inclusione Sociale e Contrasto all'Isolamento, frutto del percorso partecipativo biennale "Gente di Rimini" che ha coinvolto oltre 400 persone tra cittadini e operatori riuniti in più di 50 tavoli di lavoro. Il documento strategico, che avrà durata quadriennale, approderà ora in Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva.
Il Piano di Inclusione Sociale si fonda su un cambio di paradigma: far uscire il sociale dal sociale: le questioni di carattere sociale coinvolgono tutte le dimensioni della vita di comunità e devono essere affrontate con un approccio multidimensionale e multisettoriale che integri urbanistica, lavoro, economia e cultura. La Pubblica Amministrazione, in questa visione, diventa attivatrice di risorse di comunità, stimolo e catalizzatore delle energie sociali diffuse.
Come sottolineato dall'Assessore alle Politiche Sociali Kristian Gianfreda in apertura di commissione, il Piano rappresenta molto più di un semplice insieme di servizi: si configura come un nuovo approccio al welfare della città, fondato su tre valori fondamentali: libertà, comunità e funzione pubblica.
"L'inclusione sociale non è un settore del welfare, ma un principio di governo", ha dichiarato l'Assessore. "È la capacità di una città di far partecipare tutti – indipendentemente da età, abilità, condizione economica o provenienza – alla vita sociale, culturale ed economica del territorio".
Il Piano individua quattro ambiti prioritari di intervento suddivisi in 19 azioni concrete:
Accessibilità: per rendere Rimini una città davvero fruibile da tutti, non solo eliminando le barriere architettoniche fisiche ma anche quelle immateriali
Inclusione lavorativa: perché il lavoro resta il primo strumento di dignità e autonomia
Inclusione culturale dei giovani: per rafforzare appartenenza e partecipazione delle nuove generazioni
Luoghi di comunità: spazi fisici e simbolici in cui ritrovarsi, crescere e costruire legami
Il metodo adottato è altrettanto importante del merito: un percorso partecipativo attraverso gruppi di lavoro intersettoriali e un monitoraggio continuo, che ha coinvolto terzo settore, cittadini, mondo produttivo, università e scuole. Sono stati incontrati 400 cittadini in assemblee pubbliche nei quartieri, operatori del settore, associazioni di categoria e imprese, mentre referenti di centri giovani, scout, parrocchie e società sportive hanno contribuito al lavoro sull'inclusione culturale.
Il Piano avrà durata quadriennale e sarà realizzato grazie a risorse locali, regionali, nazionali ed europee. Ogni ambito prevede un team di progetto dedicato e un gruppo di indirizzo e monitoraggio composto da soggetti interni e stakeholder esterni.
"Non parliamo solo di inclusione come diritto, ma come responsabilità collettiva", ha concluso l'Assessore. "È un patto tra istituzioni e cittadini per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della convivenza civile. Con questo Piano, Rimini sceglie di essere una città che non lascia indietro nessuno, ma che cresce insieme, nella libertà e nella solidarietà".