Dichiarazione dell’assessore alle attività economiche Juri Magrini sugli affitti brevi

E’ prioritario che parallelamente al disegno di legge si lavori sul piano fiscale.

Data di pubblicazione

“In queste settimane continuano i confronti e i dibattiti sull’annunciato disegno di legge presentato dal Ministero del Turismo per una regolamentazione organica degli affitti brevi, alla luce della prima bozza di testo circolata a fine maggio. L’argomento, come già espresso in varie sedi, è centrale sia nella prospettiva di mappare concretamente il fenomeno, andando quindi ad arginare anche le situazioni di irregolarità (vedi evasione imposta di soggiorno), sia soprattutto per cercare di riequilibrare il mercato delle locazioni, oggi fortemente alterato dalla diffusione ad ampia scala degli affitti brevi a fini turistici, a discapito delle famiglie e dei lavoratori. Mentre continua a tenere banco il dibattito sul possibile impatto dell’introduzione del minimum stay - cioè l’introduzione di un minimo di due o tre notti per chi affitta attraverso i portali - non pare muoversi nulla su un altro fronte e cioè sulla necessità di adottare incentivi nei confronti dei proprietari di immobili che possano favorire gli affitti lunghi. Non è pensabile arginare lo spopolamento delle città solo mettendo un freno alle locazioni brevi: in primo luogo perché sarebbe anacronistico, alla luce di un giro di affari che come riporta oggi il Sole 24 ore si attesta su 11 miliardi;  in secondo luogo perché anche a livello internazionale esistono normative talmente contraddittorie che aprono anche il rischio a ricorsi e controricorsi. E’ dunque prioritario che parallelamente al disegno di legge si lavori sul piano fiscale, così come da tempo le Città chiedono al governo. A partire dal rifinanziamento del fondo affitti e morosità incolpevole, che per il 2023 non è stato alimentato di nuove risorse dal Bilancio dello Stato, oppure rivedendo le agevolazioni attualmente in vigore che alleggeriscono il prelievo fiscale sui contratti a canone concordato, il cui reddito è soggetto a cedolare secca e con agevolazioni statali sull’Imu. E’ un fenomeno complesso per il quale non ci sono soluzioni semplici e immediate e per questo è necessario affrontarlo in maniera organica”.

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Ultimo aggiornamento

19/06/2023, 14:23