Piano caldo: partita l'azione di monitoraggio e supporto messo in campo da AUSL Romagna, Comune di Rimini e Protezione Civile

Mitigare l’impatto delle ondate di calore tra gli anziani. Già contatti circa 500 anziani, con una media di 25 telefonate al giorno.

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Un intervento diversificato, composta da più azioni, quello messo in campo nell’ambito del ‘Piano caldo’ dall’Azienda Usl Romagna, dal Comune di Rimini, dalla Protezione Civile e dalle Associazioni di Volontariato e Terzo Settore del territorio.  

Un lavoro di squadra, a più mani, finalizzato a mitigare l’impatto delle ondate di calore estive, con particolare riguardo verso gli anziani in condizioni più fragili, i quali vengono contatti telefonicamente (anche più di una volta) per accertarsi che stiano bene e se hanno dei bisogni specifici.  

Da quando il servizio ha ripreso il via sono state sentite circa 500 persone del territorio provinciale con una media di 25 anziani al giorno.  

Inoltre, in continuità con le iniziative intraprese negli anni scorsi per le disposizioni regionali sulle “Linee per la definizione di programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione dei soggetti fragili” è attivo il nucleo operativo denominato “Nucleo Fragilità” che ha il compito di fornire informazioni alla cittadinanza e di effettuare quotidianamente un monitoraggio attivo a livello telefonico sul territorio, utilizzando una ‘mappa’ delle persone fragili, appositamente costruita con la collaborazione dell’anagrafe, dei servizi sociali e dei servizi sanitari.  Il nucleo è composto da operatori in grado di valutare le situazioni a rischio e le richieste di aiuto ed attivare velocemente risposte adeguate utilizzando le risorse della rete. Un piano di azione che ha anche la funzione di rafforzare le collaborazioni sociali, di vicinato, le opportunità di aggregazione e di relazione per il sostegno delle situazioni di vulnerabilità, allo scopo di contrastare il fenomeno della solitudine e dell’isolamento. 

“Il servizio funge da vera e propria sentinella telefonica, al fine di avere un contatto diretto e costante con la fascia di popolazione più anziana per verificare il loro stato di salute e psicologico, raccogliendo, quando necessario, anche le loro richieste di aiuto -  è il commento Kristian Gianfreda Assessore ai Servizi Sociali -. Una misura di monitoraggio e supporto fondamentale, soprattutto durante le giornate in cui le temperature si alzano particolarmente, raggiungendo picchi anche sopra i 35 gradi. Tutto questo, ovviamente, si aggiunge al programma di sostegno domiciliare già attivo durante tutto l’anno”.  

Consigli e accorgimenti per limitare il disagio 

Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L'assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore. Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono. 

Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l'uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa. 

      •     Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole. 

      •     Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare. 

      •     Ridurre il più possibile l'utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani. 

      •     Stare il più possibile con altre persone. 

      •     Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè). Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la vittima su un fianco. 

L’appello ai cittadini è quello di rispettare i suggerimenti per limitare gli effetti del calore e di segnalare eventuali casi di fragilità su cui poter intervenire. Il servizio rimarrà attivo per tutta l’estate. 

  

I contatti per le segnalazioni 

È inoltre possibile da parte di cittadini e famigliari, o degli anziani stessi, segnalare situazioni di disagio o di rischio al numero di telefono dedicato:
Nucleo fragilità anziani: 0541 / 1490572 
oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica: emergenzacaldo@coopcad.it 

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Ultimo aggiornamento

29/06/2023, 14:36