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Un'Ordinanza a contrasto del sovraffollamento abitativo

Dettagli

Descrizione breve
Entra in vigore sul territorio comunale l'ordinanza a contrasto del sovraffollamento abitativo, che renderà possibile sanzionare chi ne violi le disposizioni con una pena pecuniaria di 50 euro per ogni persona in eccedenza rispetto ai parametri...
Data:

17 Aprile 2014

Tempo di lettura:

2 minuti

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Descrizione

Il Sindaco di Rimini ha infatti firmato, nella sua veste di autorità locale in materia igienico – sanitaria, l'ordinanza con cui è vietato consentire la permanenza a uso abitativo in condizioni di sovraffollamento, ovvero quando il rapporto tra il numero degli occupanti e la superficie comporti un pregiudizio per la salute e il benessere degli stessi occupanti.

 "Una situazione – ha commentato il Comandante della polizia municipale Vasco Talenti – che emerge quando i nostri agenti, in collaborazione con il personale del Dipartimento di Sanità Pubblica o di altre Forze dell'Ordine, effettuano sopralluoghi congiunti quando vi è la richiesta di ricongiungimento famigliare da parte di un cittadino straniero, che per questo deve dimostrare la disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari nonché la sua idoneità abitativa."

E' indubbio infatti – è la premessa dell'ordinanza - che la condizione abitativa sia un elemento essenziale nella determinazione del grado d'integrazione di ogni persona e dei nuclei famigliari nella collettività e che, pertanto, debba essere tutelata una condizione dell'abitare complessivamente rispettosa della dignità dell'individuo.

Ed è proprio durante questi sopralluoghi che il personale ha riscontrato sempre più spesso condizioni di sovraffollamento abitativo che, come conseguenza, può comportare un pregiudizio per la salute e il benessere degli stessi occupanti.

Con questa ordinanza, il Comune di Rimini ha quindi ritenuto, specie alla vigilia della stagione estiva, di dover dotarsi di uno strumento normativo a contrasto del fenomeno prevedendo, nel caso di sovraffollamento abitativo, una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, con pagamento previsto in misura ridotta di 50 euro per ogni persona in eccedenza rispetto ai parametri indicati dal decreto ministeriale del 5 luglio 1975 e dal Regolamento Comunale di Igiene.

Ultimo aggiornamento:

17/04/2014, 02:00