
Descrizione
"In relazione al licenziamento del lavoratore RLS, crediamo che vi sia stata una valutazione dei fatti non attenta alle dichiarazioni del lavoratore stesso. Il lavoratore pone una questione cruciale, attuale ed anche, purtroppo, antica: la sicurezza nei e dei luoghi di lavoro e negli appalti. Possiamo o vogliamo far finta di niente? Le dichiarazioni sono, poi, dirette ("Qui il problema non è nella ditta"..) a quella serie di attività svolte da soggetti esterni. E questo è un altro problema sul tema della sicurezza.
Il provvedimento appare sproporzionato: non si poteva, in attesa di un chiarimento sulla dichiarazione e il contesto nel quale era stata fatta, attendere o cercare un chiarimento con gli stessi Rappresentanti della Sicurezza (RLS)?
In un momento storico come questo, con il lavoro - in tutti i suoi aspetti , sicurezza, crisi economica - al centro di tutto, pare quantomeno inopportuno un provvedimento di tale portata.
Penso che tutti, enti locali, datori di lavoro e lavoratori debbano mantenere alta la soglia di attenzione ai problemi della sicurezza: ci sono più di 2 morti al giorno e migliaia di infortuni sul territorio nazionale da anni; è un dramma collettivo, possiamo non parlarne?"