L’Opera "La Traviata" darà il benvenuto al nuovo anno dal palcoscenico del Teatro Galli

Presentata l’opera lirica che darà il benvenuto al nuovo anno dal palcoscenico del Teatro Galli.

Data di pubblicazione

Sarà La Traviata l’Opera lirica che darà il benvenuto al nuovo anno dal palcoscenico del Teatro Galli. Nell’ambito degli eventi di “Rimini, il capodanno più lungo del mondo”, la Prima rappresentazione del dramma in tre atti musicato da Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, si terrà domenica 1 gennaio 2023 nel consueto orario pomeridiano delle 17:30 con repliche martedì 3 e mercoledì 4 gennaio alle ore 20,30

 

L’Opera, sottotitolata, è un nuovo allestimento prodotto dal Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli APS e ha il patrocinio e il contributo del Comune di Rimini. Con la regia di Paolo Panizza, la direzione d’orchestra del M° Stefano Pecci, con l’Orchestra da Camera di Rimini e il Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli preparato dal M° Marcello Mancini. Corpo di ballo CDF Rimini, Solisti della Compagnia RDL di Carlo Tedeschi, direttrice e coreografa Gabriella Graziano.  

 

Andata in scena per la prima volta il 6 marzo 1853 al Teatro La Fenice di Venezia, fu solo l’anno seguente che ottenne il successo meritato e che, a distanza di oltre un secolo e mezzo, dura immutato, forse perché il pubblico di metà 800 aveva bisogno di tempo per ‘accettare’ l’argomento scabroso e comprendere, oltre alla bellezza della musica, il senso della poesia e dei significati più profondi di Traviata.

 

A fare gli onori di casa in apertura della conferenza stampa di presentazione, il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad: “Siamo qui per rinnovare una bella tradizione. Il rito dell'opera lirica sembra ci sia da sempre ma, se guardiamo ai numeri, questo primo dell'anno cade la ventesima edizione. In questi 20 anni, dalla Traviata che segnò il debutto nel 2004, alla Traviata che apre il 2023, è cambiato però molto. Se infatti inizialmente l'opera a Rimini aveva il senso di alimentare e mantenere una connessione culturale, artistica e sentimentale con la grande musica classica in attesa che fosse finalmente realizzato il luogo e il tempio, dal 2018 quel luogo e quel tempio c'è, esiste ed è il teatro Galli”.

 

Dopo le difficoltà e le limitazioni degli ultimi anni, dovute alla pandemia, torniamo quest’anno a pieno regime e con l’entusiasmo di rivivere le esperienze degli anni passati, soprattutto da quando l’Opera è approdata nella meravigliosa cornice del Teatro Galli. – Dice Giuseppe Lotti, presidente del Coro Galli.  – Il coro, insieme alle altre realtà coinvolte sta lavorando con energia e impegno per mettere in scena uno spettacolo che sicuramente lascerà ancora una volta il segno e il ricordo positivo nel pubblico.” 

 

Con La Traviata riproponiamo una delle opere più conosciute e amate dal grande pubblico. – Dice Claudia Corbelli, direttore di produzione - La stessa con la quale vent’anni fa il Coro Lirico Amintore Galli ha intrapreso il progetto di riportare a Rimini l’opera in forma scenica proponendola come evento del primo giorno dell’anno e che possiede quindi per la nostra realtà artistica un valore affettivo importante. Prosegue anche il sodalizio artistico con l’Orchestra da Camera di Rimini e con Stefano Pecci, suo direttore principale nonché cofondatore insieme a Marco Colombari, Matteo Metalli e Caterina Tonini. La collaborazione con questa stimata realtà del nostro territorio si è rivelata di grande soddisfazione reciproca già dallo scorso anno in occasione di Don Pasquale; valorizzare i talenti locali è un valore aggiunto nel quale il Coro Galli ha sempre creduto.

 

Cosa c’è di più contemporaneo del titolo Traviata? Una parola obsoleta, ma di disarmante attualità, a distanza d’un secolo e mezzo.Racconta il regista Paolo Panizza. - L’opera è pervasa da una religiosità umana, oserei dire “verdiana”, non ecclesiastica. È la morte che assolve Violetta, falce ingiusta e prematura, ma non è una punizione: è il mistero del perché il vero amore non guarisca la vita, del perché i buoni sentimenti non governino il mondo. Di quale destino senza cuore siamo le marionette? Certo non abbiamo ancore le risposte. Se non in fede. Violetta nasce equivoca, per una certa morale, ma muore santa: prima abbaglia e poi si fa riflessione. Così va il mondo e la splendida musica di Verdi dipinge l’anima vera, non catturabile, non mercanteggiabile. La musica eleva ogni Violetta e Violetto a poesia. Violetta con l’ultimo respiro dice: “Ah! io ritorno a vivere! Oh gioia!”. Si può sempre tornare a vivere, anche nell’ultimo istante.

La Traviata che propongo sarà classica nella sua attuale verità, ma ho spostato l’epoca ai primi del 1900, e poco cambia. Lo spostamento è dovuto per lo più al fatto che le scenografie sono realizzate con immagini, sono virtuali, emozionali. Secondo me si sposano meglio con un’epoca più vicina e meno ottocentesca. Senza perdere il fascino dell’immaginario classico. È la Parigi della Tour Eiffel, dove il progresso avanza, ma con esso non la morale. Ci sono ancora le carrozze, ma già circolano le prime automobili. Tutto cambia e nulla cambia. Esteticamente è un periodo che davvero amo e che trovo sposarsi perfettamente con la musica del Maestro. Le feste dell’opera saranno delle feste e i drammi saranno dei drammi. Ai capolavori calzano qualsivogliano vestiti si mettano, se c’è filologico rispetto e vero amore. Cioè passione.

 

Personaggi e interpreti:

Noemi Umani sarà Violetta Valéry; Ilenia Tosatto sarà Flora Bervoix amica di Violetta, Chiara Mazzei sarà Annina una cameriera di Violetta; Giuseppe Varano sarà Alfredo Germont e Andrea Zese suo padre Giorgio Germont; Roberto Carli sarà Gastone Visconte di Létorières; Giuseppe Esposito il barone Douphol; Nico Mamone il marchese d'Obigny, Luca Gallo il dottor Grenvil; Roberto Carli interpreterà anche Giuseppe, un servitore di Violetta, Riccardo Lasi sarà un commissionario. Persone di servizio, signori amici di Violetta e Flora, piccadori e mattadori, Zingarelle e maschere Corpo di Ballo e Coro Lirico Amintore Galli.

 

L’ingresso è a pagamento. Il costo dei biglietti va dai 10 ai 60 Euro.

Biglietteria presso PART Piazza Cavour 26 Rimini, dal 7 dicembre, tutti i giorni, con orario continuato dalle 11 alle 19. Tel: 351-6186920
 

I biglietti saranno acquistabili anche online sul portale vivaticket.it
Per Info: www.corogallirimini.it

 

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:31