Il finale alternativo di Amarcord immaginato da 21 classi del Liceo Cesare-Valgimigli

Il progetto alla scoperta del mondo audiovisivo ha visto protagonisti gli studenti in una iniziativa promossa dal Ministero alla cultura.

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Il progetto alla scoperta del mondo audiovisivo ha visto protagonisti gli studenti in una iniziativa promossa dal Ministero alla cultura: sabato 2 dicembre i cortometraggi finalisti verranno proiettati in anteprima agli Atti

La tavola imbandita per il banchetto di nozze, gli invitati chiassosi che circondano la sposa, poi il marito che la porta via in macchina verso una nuova vita: “Addio Gradisca”. Come farà a stare lontano dal suo Borgo? E’ agrodolce il finale di Amarcord con la Gradisca che sposa il carabiniere, rinunciando al sogno di gloria delle nozze con un divo hollywoodiano, facendo calare il sipario, come in 8 1/2, con una scena collettiva.

Ma cosa sarebbe successo se Fellini avesse immaginato un finale diverso? A questa domanda hanno provato a dare risposta 21 classi del Liceo Cesare-Valgimigli coinvolte nel progetto “La mia città”, iniziativa promossa dal Ministero della Cultura con l’obiettivo di introdurre il linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado.

In un 2023 denso di anniversari legati al mondo di Fellini (50 anni di Amarcord, 70 anni de I Vitelloni, 60 anni di 8 e mezzo, nonché i 30 dalla scomparsa del regista), il progetto “La mia città” è partito dalla volontà di far sentire gli studenti parte integrante del tessuto culturale della città a partire dall’immaginario del regista che ha reso celebre in tutto il mondo la “riminitudine” attraverso un percorso di alfabetizzazione e scoperta del mondo dell’audiovisivo che si è concluso con la reinterpretazione di Amarcord.

Il progetto incontra peraltro due temi fondamentali del programma che Rimini ha presentato per la candidatura a Capitale Cultura 2026: giovani e “riminitudine”.

Le 21 classi del Liceo Cesare-Valgimigli coinvolte nel progetto (classi terze e quarte del liceo linguistico, delle scienze umane, classico e delle scienze economico-sociali) hanno avuto il compito di reinterpretare il finale di Amarcord mettendo in campo non solamente la propria libertà espressiva, ma anche a una serie di soft skills che hanno permesso loro di elaborare i propri ricordi, pensieri e vissuti, trasponendoli all’interno di un prodotto cinematografico.

Il progetto ha previsto una parte teorica di formazione legata alla grammatica dell’audiovisivo a cura degli educatori di Ennesimo Film Festival e alla monografia su Fellini a cura della Cineteca di Rimini. Gli studenti hanno visitato il Fellini Museum e seguito un corso di formazione per diventare ciceroni e guidare i propri coetanei alla scoperta del Museo e del Palazzo del Fulgor.

La parte laboratoriale ha previsto un bootcamp di formazione che ha coniugato le arti al potenziamento delle competenze cinematografiche tramite il coinvolgimento di professionisti del settore (Omar Vulpinari su storyboarding e desing thinking, Pamela Cocconi su grafica e illustrazione, Federico Novaro su scrittura creativa) che hanno accompagnato gli studenti nello sviluppo della propria idea creativa per reinventare il finale di Amarcord e acquisire competenze sociali e di inter-relazione fondamentali anche al di fuori della scuola e dell’arte.

La parte conclusiva del progetto ha calato gli studenti all'interno di un vero e proprio set cinematografico. Suddivisi in tre gruppi, gli studenti hanno ideato e realizzato tre finali alternativi di Amarcord in occasione del 50° anniversario dell'uscita della pellicola.

I cortometraggi finalisti verranno proiettati in anteprima sabato 2 dicembre (ore 17) al Teatro degli Atti e la giuria, composta dallo scrittore Manlio Castagna, dal regista e attore Nicola Conversa, dalla dirigente del Liceo Sandra Villa, dal responsabile del Fellini Museum Marco Leonetti, dal docente della masterclass di storyboarding Omar Vulpinari e da Francesca Fabbri Fellini, nipote del regista, decreterà il vincitore.

La presenza di Nicola Conversa a Rimini sarà l’occasione per una chiacchierata sullo stato di salute del cinema contemporaneo raccontato da uno dei più giovani e promettenti registi italiani che, con il suo cortometraggio, Mezzanotte Zero Zero, ha già conquistato la cinquina finalista dei David di Donatello 2018 e che si sta facendo spazio, con spot e serie tv nella scena mondiale.

Sempre nell’ambito del progetto domenica 17 dicembre alle ore 17 alla cineteca di Rimini si terrà un incontro racconto su Fellini e la sua filmografia con Manlio Castagna e Francesca Fabbri Fellini.

Manlio Castagna lavora da sempre nell’ambito del cinema, della comunicazione digitale e dell’organizzazione di eventi: oltre ad essere sceneggiatore, regista e montatore, ricopre il ruolo di vicedirettore artistico e direttore marketing per il Giffoni Film Festival, il più importante festival cinematografico per ragazzi.

L’ingresso agli eventi del 2 e del 17 dicembre è gratuito.

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Ultimo aggiornamento

28/11/2023, 12:40