“Il Figlio” di Florian Zeller: tra incomprensioni generazionali e parole non dette

Cesare Bocci e Galatea Ranzi sono i protagonisti mercoledì 14 febbraio al Teatro Galli dell’opera del drammaturgo e regista francese

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Cesare Bocci e Galatea Ranzi sono i protagonisti de Il Figlio testo di Florian Zeller, tradotto e diretto in questo allestimento da Piero Maccarinelli, in scena al Teatro Galli mercoledì 14 febbraio (ore 21) nel nuovo appuntamento con la stagione di prosa riminese.

Rappresentato in moltissimi paesi, Il Figlio è l’opera della trilogia di Zeller – tra  i più apprezzati drammaturghi contemporanei - che segue a La Madre e il Padre, tre testi non collegati tra loro se non per le implicazioni umane e sociali che affrontano. Da questa trilogia sono nati due adattamenti per il grande schermo, scritti e diretti dallo stesso Zeller: il più noto The Father film del 2020 Oscar per la miglior sceneggiatura non originale e per il miglior attore protagonista, Anthony Hopkins e il successivo The Son, con protagonisti Hugh Jackman e Laura Dern, presentato in concorso alla 79ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 2022.

Mentre ne Il Padre veniva analizzato il tema della malattia - l’Alzheimer – e dell’evoluzione dei rapporti che questa porta con sé, ne “il figlio” Zeller conduce per mano sul terreno delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare. La trama è semplice: Nicola, che vive con sua madre Anna, da tre mesi non frequenta più il liceo. Sospettando una depressione adolescenziale, il padre accoglie la richiesta del figlio di andare a vivere con lui e con la nuova compagna, impegnandosi ad iscriverlo in una nuova scuola fargli ritrovare il gusto di vivere.

Dietro questa dinamica apparentemente consueta, si cela un tessuto di emozioni da sviscerare, la voglia di scavare e svelare quel che spesso si cela nel nostro animo. Sul palcoscenico c’è la vita in tutte le sue sfaccettature per piantare uno specchio nel cuore a tutti i genitori di un figlio adolescente. Un testo che conquista per la bellezza del linguaggio, per la capacità d’introspezione, per i rimandi fra un personaggio e l’altro, il manifestarsi delle loro debolezze e incapacità di capire sé stessi e gli altri. E con un finale spiazzante.

Sul palco anche Marta Gastini e il 26enne Giulio Pranno, già interprete al cinema di Tutto il Mio folle amore (2019), pellicola di Salvatores che ha segnato il suo esordio sul grande schermo, Comedians sempre di Salvatores (2021) e La scuola cattolica (2021) di Stefano Mordini.

Lo spettacolo sostituisce Ginger & Fred, inizialmente programmato all'interno del turno di abbonamento D - altri percorsi.

Biglietteria: Teatro Galli dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00 il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.30 Piazza Cavour, 22, tel. 0541 793811; biglietteriateatro@comune.rimini.it. On line su biglietteria.comune.rimini.it  

Cesare Bocci, Galatea Ranzi
IL FIGLIO 
di Florian Zeller
traduzione e regia Piero Maccarinelli
con Giulio Pranno, Marta Gastini
produzione Il Parioli / Fondazione Teatro della Toscana

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Ultimo aggiornamento

13/02/2024, 15:44