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Fellini Museum: dalla I e IV Commissione congiunta parere favorevole all’introduzione del Regolamento e della Carta dei Servizi

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Descrizione breve
L’assessore Lari: “Dopo il periodo di avvio, oggi siamo pronti ad una nuova fase per un polo museale diffuso unico in Italia”
Data:

10 Novembre 2025

Tempo di lettura:

3 minuti

Descrizione

La I e IV Commissione consigliare in seduta congiunta hanno espresso parere favorevole all’approvazione del Regolamento e della Carta dei Servizi del Fellini Museum. Istituito dal Comune di Rimini nel 2019 in attuazione dell’indirizzo del Consiglio comunale del 2016, il Fellini Museum è oggi un presidio culturale riconosciuto a livello nazionale e internazionale diffuso tra Castel Sismondo e Palazzo Valloni–Fulgor, dedicato alla tutela, alla valorizzazione e allo studio del cinema di Federico Fellini.

Il Regolamento presentato oggi in Commissione dall’assessore alla Cultura Michele Lari e dal direttore del Fellini Museum Marco Leonetti ha l’obiettivo di disciplinare in modo organico e trasparente missione, finalità e obiettivi del Museo, il patrimonio (collezioni, archivio, biblioteca), le funzioni e servizi al pubblico, educativi, di conservazione e di ricerca oltre all’assetto organizzativo (direzione, personale, servizi generali) e inquadramento nel sistema dei servizi culturali comunali e nelle reti museali.

La Carta dei Servizi assume questo Regolamento traducendolo in una serie di principi e strumenti utili a stringere un vero e proprio patto con i cittadini. La Carta infatti esplicita principi e diritti degli utenti (equità, accessibilità, partecipazione, qualità); descrive in modo chiaro i servizi offerti (visite, didattica, archivio/biblioteca, eventi); fissa standard misurabili (orari minimi di apertura, tempi di risposta, livelli di pulizia e sicurezza, attività minime annue, aggiornamento della comunicazione); definisce strumenti di reclamo, valutazione e partecipazione.

Il Fellini Museum è un museo atipico – diffuso, con una prevalenza di contenuti audiovisivi di cui si ha la licenza ma non la titolarità, dedicato a un solo artista. È quindi qualcosa di unico nel panorama italiano e non esistono modelli regolamentari realmente comparabili – sottolinea il direttore MarcoLeonetti – Abbiamo utilizzato questi primi anni di avvio del Museo per capire modalità di utilizzo di spazi, tecnologie, flussi di pubblico e servizi, per capire poi come “cristallizzarli” in norme stabili anche alla luce del consolidamento del quadro normativo di riferimento. L’adozione di questi strumenti è uno dei requisiti per l’accreditamento al Sistema Museale Nazionale, passaggio decisivo per l’accesso stabile a bandi e finanziamenti”.

“Si tratta di un passaggio solo apparentemente formale e non solo perché ci mette nelle condizioni di partecipare a bandi per intercettare risorse per il potenziamento del Museo – spiega l’assessore Michele Lari – Attraverso l’introduzione del Regolamento e della Carta dei Servizi esplicitiamo nero su bianco il carattere di servizio pubblico essenziale del museo, oltre al suo aspetto di attrattività turistica, definendo anche strumenti di partecipazione e trasparenza per i visitatori. E segna l’ingresso in una seconda fase di vita del Fellini Museum: dopo l’avvio e il lancio di un polo museale per caratteristiche e patrimonio unico nel suo genere, oggi ci apprestiamo a proseguire nel percorso di rafforzamento e valorizzazione. Il Fellini Museum è un’Istituzione centrale nell’offerta culturale di una città che vuole affermarsi come polo di cinema e di ricerca sulla settima arte”. 

Galleria immagini

  • Ingresso palazzo del fulgor
  • Fellini Experience_La settima arte
  • Castel Sismondo @emiliosalvatori
Ultimo aggiornamento:

10/11/2025, 13:11