
Descrizione
Il tema dei "Parcheggi a Rimini" è stato al centro dei lavori del Consiglio comunale di ieri sera.
Dopo la discussione generale, il Consiglio ha discusso e votato le proposte deliberative del consigliere Carla Franchini respingendole tutte con voto per appello nominale. Ritirate invece le proposte e gli ordini del giorno presentati sul tema dal consigliere Gennaro mauro.
Questo l'esito delle votazioni:
- proposta di deliberazione "Piano urbano del traffico", respinta con 16 voti contrari, 6 favorevoli, 1 astensione;
- proposta di deliberazione "Ztl+Apu", respinta con 18 voti contrari, 4 favorevoli, 1 astensione;
- proposta di deliberazione "parcheggi "R", respinta con 17 voti contrari, 6 favorevoli;
- proposta di deliberazione "stalli sosta blu", respinta con 16 voti contrari, 5 favorevoli, 2 astensione;
- ordine del giorno "pagamento della sosta sul parcheggio Ospedale Infermi - area pronto soccorso", respinta con 12 voti contrari, 9 favorevoli, 2 astensione.
Il Consiglio ha infine approvato (22 i voti favorevoli, 6 le astensioni, raggiunta la maggioranza qualificata richiesta) la modifica dello Statuto del Comune di Rimini con la previsione della categoria giuridica di ''bene comune'', fra i ''principi fondamentali per l'azione amministrativa del Comune''.
"Si introduce così nei principi fondamentali dello Statuto del Comune di Rimini ha commentato l'assessore alle Politiche ambientali Sara Visintin - il concetto di "bene comune", ossia di quei beni, come ad esempio l'acqua, necessari alla sopravivenza di ciascun individuo e che dunque devono esse gestiti garantendone l'accesso universale e la conservazione per le generazioni future.
Un risultato frutto di un processo consolidatosi nel 2008 con la Commissione Rodotà che ha introdotto la categoria di "bene comune" e affermatosi col referendum in difesa dell'acqua pubblica.
Non una mera enunciazione di principio quindi, ma il rafforzamento della scelta dell'Amministrazione nella salvaguardia delle risorse naturali da parte di tutti i cittadini, di un uso consapevole, responsabile e non privatistico del patrimonio ambientale. Un obiettivo che per essere raggiunto non può che contare su una forte forma partecipata di gestione da parte dell'intera collettività."