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Federalismo fiscale

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Descrizione breve
Riflessioni sulla proposta lanciata da Giancarlo Giorgetti e la riscossione di tributi locali
Data:

10 Luglio 2025

Tempo di lettura:

2 minuti

Descrizione

Campeggia oggi su tutti i quotidiani nazionali la nuova proposta lanciata da Giancarlo Giorgetti durante un'audizione alla Camera sul federalismo fiscale: la creazione di un organismo dedicato alla riscossione dei tributi locali. Si tratterebbe, più precisamente, di un nuovo ente o di una sezione apposita dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione per l’esazione dei tributi locali. Il motivo? Secondo le parole dello stesso Ministro dell’Economia, “c’è un problema di incapacità dei Comuni di gestirsi la riscossione in casa loro”. 

Dichiarazioni che, dietro l’apparente intento di migliorare l’efficienza del sistema, sembrano invece nascondere un obiettivo ben diverso: mettere le mani sui bilanci comunali, in un momento in cui il Governo è in evidente difficoltà sul fronte delle finanze pubbliche – basti pensare alla recente impennata delle spese per il riarmo – e appare pronto a pescare dalle casse degli enti locali per riequilibrare quelle centrali, forse annaspanti per via anche dei tanti condoni fiscali. 

Prendiamo il caso di Rimini: qui utilizziamo con attenzione e responsabilità i 45,5 milioni di euro derivanti dall’IMU, destinandoli a opere pubbliche, interventi sulle infrastrutture e servizi alla collettività. Investimenti concreti, che migliorano il territorio e rispondono ai bisogni reali della cittadinanza. Ma cosa accadrà se la riscossione verrà centralizzata? Chi garantirà che queste risorse rimangano nei bilanci comunali e non si disperdano in un mare di burocrazia o, peggio, vengano dirottate altrove? E, in uno scenario estremo, chi potrà assicurare che non finiscano per alimentare spese militari o logiche clientelari sempre meno nascoste? 

E che dire degli altri 45 milioni di euro della TARI? Se la loro riscossione passerà sotto il controllo di un ente centrale, quali garanzie avremo che continueranno a finanziare la pulizia, il decoro urbano e i servizi ambientali della città?  

Con 105 Comuni già in dissesto finanziario, 266 in pre-dissesto e 123 in difficoltà strutturali, la soluzione non può essere quella di impoverire ulteriormente i territori. Serve invece un piano di rafforzamento dei sistemi informatici condivisi e una vera semplificazione delle procedure. Solo così si potrà parlare di efficienza, evitando che la centralizzazione diventi il pretesto per colonizzare i bilanci comunali e sacrificare l’autonomia degli enti locali sull’altare di un’efficienza tutta da dimostrare. 

Ultimo aggiornamento:

10/07/2025, 12:55