Il tempo, gli agenti atmosferici e la vicinanza al mare, luogo con ambiente aggressivo per le strutture in ferro, soprattutto se datate, hanno comportato un forte deterioramento di alcune parti metalliche della struttura. Anche la colorazione esterna ha subito gli effetti del tempo, con forti scoloriture e, in alcune parti, anche lo sfogliamento del colore. Dopo le opere da fabbro necessarie, l'intervento si è quindi concentrato sull'esistente, con l'impermeabilizzante nella parte alta, a cui ha fatto seguito la riverniciatura dell'esterno, identica all'originale.
Come si ricorderà la storia della macchina fotografica ubicata al margine di P.Le Fellini, che riproduce le fattezze di una Ferrania - Galileo, s'intreccia a quella degli albori dell'esplosione turistica della Riviera romagnola, in cui tutto era ancora da inventare.
Fu nel 1948 che al fotografo di Pennabilli Elio Guerra venne in mente di approfittare della rinascita turistica di Rimini, ideando la costruzione di un manufatto interamente costruito a mano a forma di macchina fotografica che riuscisse ad attirare l'attenzione dei passanti.
Inizialmente la "bottega" a forma di macchina fotografica venne utilizzata da Guerra per il ritiro delle stampe degli scatti che faceva ai turisti in villeggiatura sul litorale riminese e divenne ben presto uno dei simboli della Rimini turistica.
A metà degli anni Sessanta Guerra cedette il piccolo ma già molto rinomato negozio ad Ario Rastelli e alla moglie Laura Renzi che nel 2002 la donò al Comune di Rimini. Dopo la gestione del Consorzio Piccoli Alberghi di Qualità, per l'attività di informazioni turistiche in occasione di particolari eventi successivamente, il Comune di Rimini la concesse in usufrutto la costruzione alla Fondazione Federico Fellini.
La cessazione dell'attività della Fondazione ha fatto sì che "Fellinia - La Grande Macchina Fotografica" di piazzale Fellini tornasse al Comune di Rimini.