Li stavano seguendo già dai video della consolle in centrale operativa, perché avevano destato sospetti per i loro strani movimenti che si ripetevano da qualche giorno nelle adiacenze dell’Arco d’Augusto.
Tutto partiva da un tranquillo salone di barberia a Rimini, diventato un continuo viavai di insospettabili clienti, non tutti bisognosi solo di barba e capelli.
Non si ferma il presidio del territorio da parte della Polizia Locale che anche in questi giorni sta continuando a svolgere l’attività antidroga, dopo gli importanti sequestri della scorsa settimana.