Li avevano già notati per i loro strani comportamenti e li stavano tenendo d’occhio, seguendoli da lontano, mentre percorrevano la via Flaminia in bici diretti verso il centro.
Li stavano seguendo già dai video della consolle in centrale operativa, perché avevano destato sospetti per i loro strani movimenti che si ripetevano da qualche giorno nelle adiacenze dell’Arco d’Augusto.
Tutto partiva da un tranquillo salone di barberia a Rimini, diventato un continuo viavai di insospettabili clienti, non tutti bisognosi solo di barba e capelli.