Via libera al finanziamento del primo stralcio funzionale attraverso i fondi Feamp 2014/2020.

Data di pubblicazione

Con un atto ufficiale ricevuto dall’Amministrazione Comunale alla fine del mese di luglio, il Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare ha dato il via libera al primo stralcio funzionale del progetto del “centro servizi polivalente per la pesca e l’acquacoltura”, formalizzando il primo step di finanziamenti per 150mila euro.  

Con l’ultima nota il Ministero ha quindi preso atto e sottoscritto la richiesta avanzata dal Comune di Rimini di scaglionare in due fasi e in due differenti canali di finanziamento la realizzazione dell’opera. In questo modo l’Amministrazione avrà la possibilità di accedere complessivamente a 7 milioni di euro, a fronte di un investimento previsto di 9 milioni di euro e che ha l’obiettivo consegnare alla città una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della marineria e della blue economy riminese.  

Si aggiunge quindi in capitolo ad un progetto che negli ultimi due anni è stato al centro di un complesso e incidentato percorso procedurale e burocratico. Candidato dall’Amministrazione comunale al bando per i contributi Feamp 2014-2020 emesso dal Ministero nell’agosto 2021, l’intervento è stato ammesso in graduatoria (pubblicata oltre un anno dopo, nel settembre 2022), ottenendo un contributo di 1,9 milioni.  

Di lì a poche settimane il Ministero però informa l’Amministrazione Comunale della possibilità di ammettere a finanziamento il 100% dell’importo richiesto (7 milioni), attraverso la programmazione di fondi Feampa 2021-27; resta però fermo l’obbligo di concludere l’opera entro il 31 ottobre 2023.  

A fronte di una tempistica con scadenze inattuabili per la realizzazione di una opera di tale portata, ma con l’obiettivo di non perdere risorse fondamentali, l’Amministrazione presenta al Ministero la richiesta di poter realizzare l’investimento a valere su due cicli di programmazione finanziaria, suddividendo il progetto in lotti funzionali, così come previsto da apposito decreto ministeriale: il primo da realizzare entro il 31 ottobre 2023 a valere sui fondi FEAMP 2014-2020 ed un successivo lotto a valere sul FEAMPA 2021-2027. Una proposta prima accolta e in un secondo momento respinta dal Ministero, motivata da modifiche al Regolamento europeo.  

Un diniego che ha portato l’Amministrazione ha intensificare il dialogo con il Ministero, al fine di individuare le azioni per non disperdere una tale opportunità per un’opera attesa da anni. L’ultimo incontro risale al giugno scorso, con vertici e lo staff del dipartimento ministeriale competente. Si arriva quindi alla nota di pochi giorni fa, con la quale il Ministero prende atto della disponibilità del Comune di Rimini a frazionare il progetto in due lotti funzionali: 150mila euro a valere su fondi Feamp 2014/2020 e “un secondo lotto funzionale da 8.850.000 euro a valere su fondi Feampa 2021/2027 per complessivi 9 milioni di euro, di cui 7 a carico dei programmi di finanziamento ministeriali e 2 a carico del Comune”.  

Il progetto del “nuovo centro servizi polivalente per la pesca e l’acquacoltura” prevede la realizzazione, su un’area comunale sulla sinistra del porto, di un moderno mercato ittico su due livelli più un piano interrato per una superficie complessiva di circa 5.500 mq. L’obiettivo principale è quello di creare un polo che possa offrire locali e servizi più funzionali agli operatori e ai clienti rispetto all’attuale struttura funzionante in via Leurini nonché spazi per la valorizzazione della filiera ittica locale. 

“La concessione di questo contributo da parte del Ministero contribuisce a schiarire un po’ di nubi – è il commento dell’assessora alla blue economy Anna Montini – si tratta di un primo stralcio che ci permetterà, entro l’imminente scadenza prevista dal programma ministeriale (31 dicembre), di portare a termine alcuni interventi a partire dalla sistemazione dell’area anche per il rimessaggio delle reti da pesca e che  poi dovrà accogliere la nuova infrastruttura. Ciò che più conta però è che attraverso questo contributo di fatto il Ministero sottoscrive il percorso proposto dall’Amministrazione per arrivare alla realizzazione dell’opera, nel rispetto delle tempistiche e delle condizioni previste dai programmi Feampa 2021/2027.

Ci auguriamo che alla formalizzazione di questo primo contributo, segui a stretto giro anche l’ufficializzazione del secondo stralcio funzionale, in modo da avere certezze rispetto al futuro di una infrastruttura  decisiva per lo sviluppo di un comparto che ha un peso specifico notevole nell’economia del territorio. Anche l’ultimo rapporto di Infocamere (2022) ne conferma la centralità: 88 imbarcazioni da pesca e 300 persone imbarcate nella nostra marineria, quasi 17mila quintali di pescato per circa 10 milioni di euro di fatturato annuo, 450 imprese in provincia coinvolte nella filiera ittica.

Numeri che danno il senso di quanto un nuovo centro servizi adeguato sia un’esigenza nell’ottica di favorire lo sviluppo di un comparto anch’esso provato dalla crisi e che dà lavoro a migliaia di persone”.

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Ultimo aggiornamento

04/08/2023, 15:50