Dichiarazione di Chiara Bellini, Vice Sindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini, in merito alle criticità sanitarie legate alle scuole

Consapevole delle problematiche che ci sono, ma ancora più convinta che mantenere le scuole aperte - con prudenza e non a qualsiasi condizione - sia un atto necessario e doveroso che dobbiamo alla nostra comunità.

Data di pubblicazione

Sono giorni di confronti continui, quotidiani, con scuole, famiglie, servizi sanitari, in un contesto fluido e con regole pronte a cambiare in ogni momento della giornata. Se ne è parlato proprio l’altro ieri insieme a circa 150 tra dirigenti scolastici di tutta la provincia di Rimini, rappresentanti delle istituzioni e personale Ausl. L’obbiettivo era fare il punto sulle criticità sanitarie legate alle scuole e chiarire le modalità, diverse per i vari livelli educativi, di gestione delle quarantene.

 Una partecipazione corale importante, a dimostrazione di come sia decisivo questo momento particolare nello sviluppo della pandemia sanitaria. Certo, sono state espresse le criticità, i dubbi, le difficoltà legate a norme in continuo mutamento ma, su tutto, è emersa la consapevolezza di un ruolo mai così decisivo come oggi. Perché dalla scuola passa il riscatto o la resa della nostra società. Lo sanno bene i direttori didattici e gli insegnanti, le famiglie e i ragazzi, lo sanno bene medici e infermieri. Ne incontro ogni giorno, e vedo occhi sconvolti da settimane passate senza riposo, una sosta, uno stacco, il tutto per continuare a garantire un servizio insostituibile come quello dell’educazione dei nostri figli. Da questi incontri ne esco ogni volta più consapevole della portata della pandemia in atto, ma con una sensazione rinnovata di fiducia nei confronti delle scuole, della sanità e delle istituzioni.

Proprio in queste ore, e a partire dalla giornata di ieri, sto verificando anche l’andamento delle nuove modalità relative agli autotest, con un sistema farmaceutico che si sta assestando ma tiene.

Certo, sono scenari fluidi che cambiano nemmeno più di giorno in giorno, ma di ora in ora. Inutile dare numeri, sappiamo tutti di essere nella massima fase di criticità, ma non si fanno passi indietro. Rispetteremo le indicazioni del governo e ogni cavillo dal punto di vista sanitario. Stiamo dalla parte della massima prudenza, della maggiore garanzia per la salute possibile, ma non cediamo alla paura. Costa tanto, tenere aperte le classi, tanto lavoro, tanta organizzazione, eppure sono le risorse più proficue e meglio investite per la nostra comunità, soprattutto se riusciamo a vedere l’obbiettivo a medio e lungo termine. Avere coraggio oggi significa un futuro migliore, ed è questo coraggio che, insieme alla fiducia – nella scuola, nelle istituzioni, nella sanità – ci permetterà di uscire insieme da questa emergenza. Per questo, ne sono ancora più convinta, non possiamo rinunciare alla scuola aperta, lo dobbiamo ai nostri figli e al futuro della nostra comunità.

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Ultimo aggiornamento

21/01/2024, 00:10