Sabato 10 maggio un open day nella struttura di via di Mezzo tra musica, ceramica e gentilezza.
442 anziani residenti dal 2016 ad oggi, 417 accessi domiciliari nel 2024, 529 partecipanti ai percorsi Alzheimer e 317 famiglie seguite sul territorio.
C’è una Rimini che non smette mai di prendersi cura. Una Rimini che, silenziosamente ma con grande determinazione, costruisce reti di prossimità, custodisce la dignità delle persone fragili e lavora per restituire centralità agli anziani e alle loro famiglie. In questa rete, un ruolo fondamentale lo gioca l’asp Valloni Marecchia, un punto di riferimento consolidato per tutto il territorio riminese, con una missione, da sempre, chiara: mettere al centro la persona, con i suoi bisogni, la sua storia, la sua umanità.
Proprio per raccontare questo impegno quotidiano, sabato 10 maggio, l’ASP Valloni Marecchia apre le sue porte alla città con l’evento ‘Valloni in festa’, un open day che si svolgerà nella sede centrale di via di Mezzo 1, a partire dalle ore 15. Sarà un’occasione non solo per scoprire la struttura, ma soprattutto per conoscere le persone, i progetti, i valori che ogni giorno rendono questo luogo un presidio insostituibile per la salute e il benessere degli anziani.
Ad aprire le danze sarà la presentazione del laboratorio di ceramica condotto da Veronica Zavoli, realizzato in collaborazione con la Scuola Primaria Toti. Seguirà uno spettacolo di magia a cura del Mago Fiollo, per grandi e piccoli. Il momento musicale sarà affidato agli studenti del Conservatorio Lettimi, diretti e accompagnati dai professori Bellini alla tromba, Benedetti alla chitarra e Salvatori al flauto, mentre a chiudere il pomeriggio, un buffet preparato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Sigismondo Malatesta, accompagnato dalla musica dal vivo di Alex Magnani e Paolo Sgallini, per un’atmosfera accogliente e festosa.
Dietro l’evento c’è però una realtà complessa e preziosa, che opera su più livelli per garantire non solo assistenza, ma qualità della vita. Il Valloni Marecchia è oggi un ecosistema pubblico integrato, che lavora in sinergia con le istituzioni, il mondo del volontariato e i servizi sanitari per offrire un modello innovativo e partecipativo di cura.
Dal 2016 a oggi, le Case Residenza per Anziani gestite dal Valloni hanno accolto centinaia di persone, con 282 residenti e 54 accoglienze temporanee nella sede di Rimini, e 103 residenti e 3 accoglienze a Verucchio. Attualmente, inoltre, gli ultracentenari sono 4. Questi numeri raccontano di un impegno radicato nel tempo, fatto di assistenza sanitaria, relazioni quotidiane, progetti individualizzati, attività di riabilitazione, animazione, cultura, movimento, in cui ogni ospite è accompagnato da un’equipe multidisciplinare che costruisce, in collaborazione con la famiglia, un percorso personalizzato.
A rendere ancora più capillare l’impatto dell’ASP sul territorio, c’è la rete di servizi per la memoria e la demenza, rivolta non solo agli anziani, ma anche ai loro familiari e caregiver. Oggi questa rete si articola in otto Caffè Alzheimer ‘Amarcord’ (236 persone e 83 familiari), luoghi dove le persone con disturbi cognitivi possono partecipare ad attività creative e relazionali, e in sei Centri d’Incontro (270 persone e 123 familiari), dove si costruisce un supporto costante attraverso la guida di psicologi, educatori e volontari.
Accanto a queste esperienze, opera un Centro dedicato alle persone con demenza ad esordio giovanile, una condizione particolarmente delicata, che coinvolge anche adulti in età lavorativa. In particolare, quest’ultimi hanno interessato 23 persone e 25 familiari. Complessivamente, nel 2024, la rete ha organizzato 787 incontri, raggiungendo oltre 500 persone fragili e più di 230 familiari, offrendo stimolazione cognitiva, socialità e momenti di confronto.
Molto ricca anche l’offerta sul piano della promozione della salute e dell’invecchiamento attivo. Nel corso del 2024, sono stati realizzati 10 incontri sull’alimentazione sana, in collaborazione con l’AUSL e la rete dei centri sociali per anziani, coinvolgendo quasi 300 partecipanti. A questi si aggiungono iniziative sulla memoria, laboratori motori, progetti di lettura e momenti intergenerazionali tra adulti e bambini, in cui si riscoprono i giochi antichi o si condividono racconti ad alta voce. In tutto, decine di eventi che raccontano di un’idea di cura che che educa, costruisce legami e genera benessere diffuso.
Fondamentale inoltre il lavoro sull’assistenza domiciliare e sulla vita indipendente. Il servizio di monitoraggio, attivo in tutti i comuni del Distretto di Rimini Nord, ha effettuato nel 2024 oltre 400 accessi domiciliari, seguendo 317 famiglie, di cui 280 con anziani non autosufficienti e 37 con persone con disabilità. Questo significa una presenza costante nelle case, un accompagnamento alle famiglie, un supporto educativo e relazionale che affianca quello sanitario. Per chi conserva una parziale autonomia, l’ASP mette a disposizione anche 21 alloggi protetti, tra Rimini e Santarcangelo, che permettono di abitare in sicurezza, con supervisione e spazi condivisi, senza rinunciare all’indipendenza.
Sul fronte della disabilità, il Valloni gestisce una struttura residenziale in via Graf che ospita 7 persone, favorendo un equilibrio tra privacy, autonomia e sicurezza. E l’impegno va oltre alla terza età: tre nidi d’infanzia – Il Cerchio Magico, Il Brucoverde e L’Aquilotto – accolgono complessivamente oltre 126 bambini, garantendo un approccio pedagogico di alta qualità, inclusivo e attento.
“Il Valloni è una casa aperta, un luogo dove la fragilità trova ascolto e accompagnamento - spiega Stefano Vitali, presidente dell’ASP Valloni Marecchia -. È un punto di riferimento per tutta la città, perché mette al centro gli anziani, le famiglie, i bisogni reali delle persone. Siamo una comunità che cura, che rispetta e che costruisce un modello pubblico di qualità, fondato sulla relazione e sull’inclusione. Al centro di tutto c’è la gentilezza, che per noi è il filo conduttore: significa riconoscere l’altro, accoglierlo con rispetto, costruire legami autentici. E c’è anche un altro elemento fondamentale: la capacità di sperimentare, perché i bisogni cambiano, e con essi devono evolversi anche le risposte e le strade da intraprendere. Questo open day è una festa, sì, ma anche un momento di incontro e di riconoscimento del valore di un lavoro portato avanti con passione e professionalità”.
“Questa struttura rappresenta il fiore all’occhiello delle RSA del nostro territorio – aggiunge l’assessore alla protezione sociale e alle politiche per la salute, Kristian Gianfreda -. È una realtà solida, radicata, efficace, che si inserisce perfettamente nel più ampio disegno di riforma dei servizi sociosanitari che stiamo promuovendo in un’ottica di maggiore prossimità. A Rimini arriveranno i Nodi Territoriali e le Case della Comunità, nuove strutture che vogliono essere vicine ai cittadini, ai quartieri, alle situazioni di fragilità. Il Valloni è parte di questo processo, perché incarna quella idea di cura che non è solo prestazione o servizio, ma relazione e comunità. Una città è forte quando sa prendersi cura dei più deboli. E quando lo fa insieme”.
Dai centri sociali all’assistenza direttamente a casa: il Comune rafforza le politiche a sostegno degli over 65
Parallelamente all’azione dell’ASP, il Comune di Rimini ha deciso di rafforzare la rete dei centri sociali per anziani. Attraverso un recente progetto di co-progettazione con il terzo settore, finanziato con 25.000 euro, si punta ad esempio a promuovere nuove attività per gli over 65, allo scopo di favorirne la socializzazione, contrastare l’isolamento e valorizzare tradizioni come la musica romagnola e il ballo. Sul territorio, per la precisione, sono attivi 12 circoli per anziani, con oltre 4.500 iscritti. Di particolare rilievo anche l’ingresso nella rete comunale del Centro Sociale ACLI di San Giuliano, che ha avviato una collaborazione con l’amministrazione.
Accanto alla dimensione aggregativa, il Comune garantisce anche una serie di servizi di assistenza domiciliare e supporto economico. Tra questi: l’assistenza di base alla persona, la gestione dell’alloggio e la preparazione dei pasti, finalizzati a permettere agli anziani di rimanere nella propria abitazione il più a lungo possibile. Sul piano economico, si segnalano l’assegno di cura — un contributo destinato alle famiglie che assistono a casa un anziano non autosufficiente — e diverse forme di sostegno: integrazione delle rette per le strutture residenziali, sussidi alternativi al ricovero, aiuti economici una tantum e sussidi minimi vitali.
A supporto degli anziani e dei loro familiari, è attivo inoltre lo Sportello Sociale Anziani, uno strumento prezioso per fornire orientamento personalizzato e facilitare l’accesso ai servizi sociali e sanitari. Grande attenzione è riservata anche al benessere e alla prevenzione. Un esempio è il progetto Thalassa, realizzato in collaborazione con Ausl Romagna e RiminiTerme, che promuove stili di vita sani attraverso attività nei centri sociali. Completano il quadro i servizi di trasporto sociale, fondamentali per garantire l’accesso ad attività e cure, e i sistemi di telesoccorso e teleassistenza, pensati per offrire sicurezza agli anziani soli o con difficoltà motorie. Infine, merita una menzione il progetto avviato con Federconsumatori contro le truffe online, un fenomeno in crescita che colpisce in particolare la popolazione anziana, spesso più vulnerabile agli inganni digitali.