“Negozi aperti, vetrine illuminate”: la seconda finalità del progetto No Tax Area finalizzata al contenimento dei canoni di affitto. Un risparmio per le imprese che in due anni è arrivato a oltre 175 mila euro

Negli ultimi due anni - 2019 e 2020 - la seconda finalità del progetto No Tax Area, finalizzata al contenimento dei canoni di affitto, ha fatto registrare un risparmio totale per le imprese di 175.351,72 euro.

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Nel 2019 infatti sono stati 7 in tutto i contratti con affitto ridotto, ammessi al progetto No Tax Area, i cui proprietari hanno ricevuto dal Comune un totale di 29.263,14 euro.  Queste imprese, solo nel primo anno - e chiaramente continueranno a pagare il canone abbassato fino alla scadenza del contratto - hanno risparmiato ben 65.351,72 euro. Una somma che si aggiunge a quella risparmiata nel 2020, anno in cui i contratti sono stati 10, con contratti ammessi all’affitto ridotto che hanno portato a concedere contributi complessivamente intorno a 25.000 euro (cifra al momento ancora provvisoria in quanto le procedure sono tuttora in corso), per un risparmio totale alle imprese di altri 110.000 euro.
La seconda finalità del progetto No Tax Area, finalizzata al contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva aperti al pubblico, vede come beneficiari diretti dell’intervento i proprietari di immobili ad uso commerciale o produttivo e locati a imprese attive. Il meccanismo di sostegno a queste realtà imprenditoriali è indiretto: il Comune propone un contributo economico calcolato sulla base dell’IMU pagata ai proprietari che accorderanno alle imprese conduttrici  (commercio al dettaglio - esercizi di vicinato e di artigianato di servizio aperto al pubblico) una riduzione del canone di affitto non inferiore al 20%. Una finalità, introdotta con le Linee Guida No Tax Area approvate nel 2019 come aspetto caratterizzante del “rilancio” dell’intervento, che contestualmente è stato rifinanziato quintuplicando le risorse a disposizione fino ad allora (da 40 a 200 mila). 
L’incentivo infatti consiste in un rimborso parziale o totale dell’IMU per i proprietari che concedono riduzioni del canone di affitto alle imprese. La riduzione deve essere almeno del 20%, e in tal caso consente un rimborso del 50% dell’IMU pagata, ma se arriva almeno al 30% dà titolo al rimborso integrale dell’IMU. 

“Rivedere al ribasso i contratti di affitti per le piccole imprese dichiara Jamil Sadegholvaad,  l’assessore alle Attività economiche - serve per accelerare la ripresa. Agevolazioni per i proprietari degli immobili che puntano a rilanciare le attività e il commercio nel centro storico, nell’ottica di stimolare una rinegoziazione al ribasso dei canoni di affitto. Un’opportunità importante che vale la pena di prendere in considerazione, in questo periodo più che mai in cui è necessario metterci tutti in gioco per fare rete e tornare a correre il prima possibile.”

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:31