La filosofia della ripartizione del salario accessorio dovrà sempre sempre più basarsi sul riconoscimento del merito
Data di pubblicazione
In riferimento all'articolo 'Insurrezione in municipio', pubblicato a pagina 15 dell'edizione della 'Voce di Romagna' di domenica 11 maggio 2003, l'Assessore alle Risorse Umane Antonella Beltrami dichiara:
'La valutazione delle prestazioni lavorative è una leva gestionale importante ed irrinunciabile per una organizzazione moderna, sia essa pubblica o privata. Ha lo scopo di introdurre elementi meritocratici nella valutazione del lavoro, ed è peraltro perfettamente in linea con quanto previsto dalla contrattazione nazionale.
Il sistema di valutazione utilizzata nel Comune di Rimini è tra i più moderni e innovativi dell'intero panorama nazionale. E' stato persino segnalato, attraverso una specifica pubblicazione, dal Ministero della Funzione Pubblica come caso di eccellenza nella Pubblica Amministrazione, non solo per i meccanismi tecnici utilizzati ma soprattutto per la trasparenza e la validità dei criteri adottati. Inoltre la sua attuazione e efficacia sono monitorate costantemente dal nucleo di valutazione di cui fa parte un autorevole dirigente dellARAN, lagenzia nazionale per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.
E' del tutto legittimo esprimere critiche o insoddisfazione per qualsiasi sistema, progetto o programma; ciò rientra nella fisiologia delle relazioni intraorganizzative. Però da parte dell'Amministrazione Comunale va ribadito un concetto: la filosofia della ripartizione del salario accessorio dovrà sempre meno basarsi su una indistinta distribuzione 'a pioggia' e sempre più sul riconoscimento del merito, dell'impegno e del contributo all'innovazione, individuati attraverso criteri precisi, oggettivi e egualitari.
E' altresì legittimo che il Consigliere Comunale Giulio Gherardo Starnini possa esprimere critiche o insoddisfazione per qualsivoglia azione dell'Amministrazione Comunale: è nelle sue facoltà e lo prevede il suo ruolo. Lo ha fatto e continua a farlo, non raramente applicando la stessa metodologia: insufficiente conoscenza della materia e conclusioni errate o del tutto fuori luogo.'