Dichiarazione di Chiara Bellini, Vicesindaca con delega alle politiche educative, sulla richiesta di incrementare i posti nido

Fissato un incontro con una rappresentanza delle gruppo di mamme riminesi.

Data di pubblicazione

"Trovo molto interessante l'appello circa la richiesta di incrementare i posti nido perchè ci consente di ampliare una discussione che non può e non deve rimanere confinata al solo piano amministrativo. Il segnale di quanto le politiche educative debbano essere sempre più centrali nel futuro della nostra città, storicamente più 'fredda' rispetto agli altri territori della Regione su questo fronte per precise condizioni socio economiche, in gran parte risalenti alla predominanza della filiera turistica. Agevolare l’accessibilità e aumentare la copertura di posti nei servizi per l’infanzia e, nello specifico, dei nidi, è stato per questo il primo impegno con cui, non solo simbolicamente, questa Amministrazione ha voluto inaugurare il proprio mandato, a partire dalla misura dei nidi gratuiti. Provvedimenti che hanno avuto, come prima conseguenza, non solo l’aumento della domanda (generale, analoghe richieste da parte dei genitori si sono levate a Bologna e Reggio Emilia, da sempre Comuni all'avanguardia per ciò che riguarda la copertura dei nidi), ma dunque un rinnovato interesse intorno al valore e l’importanza dei servizi educativi nella nostra città.

 

Per questo accolgo con interesse e spirito costruttivo la petizione online - lanciata ieri da un gruppo di mamme riminesi - per chiedere un ulteriore sforzo per aumentare i posti nei nidi della città. Vista l’importanza del tema, e credendo nel confronto come metodo di lavoro, abbiamo già fissato un incontro con una loro rappresentanza nella sede dell’Assessorato, per approfondire le tematiche oggetto della petizione. Alcune di queste posso già anticiparle e socializzarle, così da rendere più aperto e partecipato il confronto.

 

Gratuità e leva economica dell’accesso per aumentare la frequenza dei servizi

Sono 600 le famiglie riminesi che hanno già beneficiato della gratuità e della riduzione delle rette per la frequenza dei nidi. Attraverso l'investimento sulla leva economica dell'accesso, abbiamo così permesso a più famiglie riminesi di usufruire dei servizi dei nidi. La misura, oramai nota con la riduzione sintetica di “Nidi gratis”, si articola più globalmente come una riduzione importante delle rette del sistema locale pubblico – privato (ovvero, sia dei nidi pubblici che dei privati convenzionati)  col doppio effetto di abbattere i costi per le famiglie - in un momento storico particolarmente critico, fra inflazione ed effetti post pandemici – ed aumentare l’offerta sia nel pubblico che nei nidi privati. Questi i risultati:

  • In termini assoluti le famiglie riminesi interessate dalla politica sono state più di 600.
  • Nei nidi a titolarità pubblica le famiglie che hanno usufruito della gratuità sono state il 75% degli iscritti;
  • Nei nidi privati circa il 50% delle famiglie ha usufruito degli abbattimenti tariffari finanziati con i fondi comunali (che, insieme al bonus INPS, hanno inciso in maniera significativa sulla riduzione dell’impatto economico a carico delle famiglie); 

Aumenta l’offerta del sistema pubblico privato

Impatto incremento posti nido. Il dato di partenza dell’anno educativo 2022 era di una copertura rispetto alla popolazione 3-36 mesi  del 28,8% (ma non dimentichiamo che il dato storico di partenza era addirittura dell’11,9%, nel 2002) a fronte di un obiettivo europeo-nazionale di una copertura del 33% da raggiungere entro il 2027.  In corso d’anno sono stati attivati i seguenti posti aggiuntivi:

  • 8 posti pubblici di lattanti (sezione reinserita dall’Amministrazione, rimodulando scelte passate, proprio per accogliere la nuova tipologia di domanda)
  • 14 posti pubblici in convenzione utilizzando risorse del Fondo Sociale Europeo
  • Circa 40 posti in più sostenuti nei nidi privati come impatto indiretto della politica di abbattimento delle tariffe per effetto dell’espansione della ricettività massima, mediante l’istituto dell’overbooking previsto dalla legge regionale che consente di incrementare il numero dei posti fino ad un massimo del 15% dei parametri 

inoltre negli ultimi 12 mesi il privato ha ricominciato ad investire sui nidi, già autorizzati nuovi 40 posti, e altri 21 sono in dirittura di arrivo; diversi sono i contatti e le richieste di consulenza da parte di operatori privati con gli uffici comunali per l’attivazione di nuovi posti nido.

 

Cresce il bilancio dedicato ai nidi: + 1 milione in un anno

In termini finanziari l’investimento del Comune nei nidi nell’ultimo anno è aumentato di più di 1 milione di euro. Risorse che aumentano l’importanza dei servizi educativi nel bilancio pubblico comunale. Oltre a questi, per promuovere le misure di abbattimento, sono stati intercettati altri 110 mila euro fra fondi statali ed europei per ampliare l’offerta di posti, per un incremento complessivo dell’investimento pubblico nel 2023 rispetto al 2022 di oltre 1 e 200 mila euro.

 

Oltre 7 milioni per tre nuovi poli educativi PNRR in tre diverse zone di Rimini

A questi vanno aggiunti gli oltre 7 milioni di finanziamento sul PNRR, grazie alla bontà dei progetti (redatti dai nostri uffici) dedicatati alla costruzione di tre nuovi poli educativi, in altrettante zone della città: sono “Il Pollicino” al Parco Pertini a Marebello, il nuovo nido “Girotondo” che sarà realizzato in via Codazzi (negli spazi della ex scuola Montessori) e la ricostruzione dell'asilo nido Peter Pan a Viserba. Fase già operativa con l’assegnazione dei lavori e l’avvio previsto dei cantieri.

 

Centri estivi comunali: 73 posti nidi, 200 nell’infanzia. Priorità all’inclusione

Anche quest’anno Rimini continuerà nella direzione di integrare con posti pubblici l’offerta dei centri estivi territoriali. Questo per cercare di sostenere anche quelle famiglie che non trovano risposte in un servizio che, storicamente, è organizzato principalmente dalle associazione e dai soggetti del terzo settore locale. Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale ha integrato l’offerta con alcuni servizi pubblici nelle fasce d’età meno presidiate dal privato sociale o che presentano criticità e bisogni particolari. Nel dettaglio il Comune integrerà per la prossima estate l’offerta privata con l’organizzazione di un nido estivo per  73 posti e un servizio per l’infanzia 3-6 anni con circa 200 posti. Si tratta di servizi rispettivamente pensati per dare una risposta a coloro che non riescono a trovare un posto nei nidi privati e per garantire l’accoglienza dei minori diversamente abili da parte di personale di sicura competenza. 

 

Inclusione colonna del bilancio comunale, più di 6 milioni in un anno

Quando parliamo di servizi per l’infanzia, non dobbiamo dimenticarci che non esistono solo posti da garantire e se possibile aumentare, ma prima ancora uno standard di qualità e di inclusione da garantire, a partire da chi è più in difficoltà. Proprio per questo, quello dell’inclusione scolastica è una delle colonne del bilancio comunale, un investimento che concretizza una visione di società equa, dove il diritto allo studio si declini in servizi, opportunità, occasioni di crescita per tutta la comunità.

Nello specifico, più 3 milioni sono dedicati alle ore di sostegno e inclusione per studentesse e studenti dai 3 ai 18 anni. Un investimento corposo ma che riguarda solo la metà di quello complessivo, che supera i 6 milioni per offrire un vasto e diversificato sistema di offerta che va dai centri estivi al supporto infermieristico, dai trasporti speciali agli ausili e alla strumentazione didattica fino al supporto di altre studentesse e studenti in scuole comunali e private.

 

A conclusione di questo quadro, desidero sottolineare come i nidi siano servizi complessi da organizzare, con standard elevati di normativa e requisiti, che necessitano di condizioni strutturali ed organizzativi molto stringenti. L’incremento che stiamo offrendo è frutto di un lavoro quotidiano intenso e di investimenti, ma sappiamo che questo, nella sua completezza, richiede lunghi periodi attuativi. Nonostante negli ultimi anni si siano registrati crescenti tassi di denatalità, la domanda di nidi è in costante aumento e, dopo la Pandemia la domanda è esplosa. A Rimini la domanda è aumentata, come abbiamo visto, sia grazie agli effetti degli abbattimenti e dei sostegni economici, sia come conseguenza dell’incremento dell’occupazione che nel 2023 ha registrato un picco storico (fonte ISTAT). Sono scenari inediti che accomunano tutti i territori nazionali e su cui siamo al lavoro. Siamo consapevoli sia di essere sulla buona strada, sia delle criticità del sistema che accomuna tutto il contesto nazionale. Nel farlo, lo rivendico come scelta precisa dell’Amministrazione comunale, abbiamo scelto di sostenere di più che ha più bisogno, incrementando le risorse per l’inclusione e per le persone più in difficoltà. Rimini sta recuperando negli ultimi anni un gap storico, sia grazie a quanto detto sopra, sia grazie all’ascolto delle esigenze del territorio. L’incontro nei prossimi giorni con una delegazione di mamme promotrici della raccolta firme si inserisce, coerentemente, in questo percorso già tracciato."

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Ultimo aggiornamento

03/08/2023, 14:05