Dal 5 novembre torna Biblioterapia, quest'anno dedicato al tema “Il peso della leggerezza”

Apre la rassegna, quest'anno al Cinema teatro Tiberio, Marina Calloni.

Data di pubblicazione

BIBLIOTERAPIA. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri, XIV (2023)

IL PESO DELLA LEGGEREZZA. Identità ed eredità culturali

Dal 5 novembre al 10 dicembre 2023, Rimini, Cinema Teatro Tiberio, ore 17

Dal 5 novembre al 10 dicembre 2023 torna a Rimini “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) con i libri”, la storica rassegna di lezioni magistrali e presentazioni di libri dedicata alla comprensione del mondo contemporaneo curata dalla Biblioteca Gambalunga. Gli incontri quest’anno si tengono la domenica pomeriggio alle ore 17 al Cinema Teatro Tiberio, in via San Giuliano 16.

Nell'anno in cui Rimini si candida al titolo di Capitale italiana per la cultura per il 2026, la riflessione sarà dedicata al tema dell’identità culturale. Rimini è da due secoli nell’immaginario collettivo la città della spensieratezza, del divertimento chiassoso e artificioso. “Il peso della leggerezza” è il titolo del progetto per il 2023, con il quale indagare l’idea di “cultura” nelle discipline contemporanee partendo da questo tratto peculiare della nostra identità culturale.

Per riflettere su che cosa significa oggi “cultura” e quale idea di identità culturale dobbiamo tenere come riferimento il fatto che Rimini è sempre stata città di confine, città di scambi e di mescolanze, offrendo a tutti con singolare naturalezza libertà e accoglienza. Sarà una predisposizione sufficiente verso l'”etica planetaria” a cui la filosofia contemporanea ci richiama? E qual è l'eredità culturale che le nostre istituzioni sono chiamate a trasferire alle future generazioni di cittadini e in particolare a quanti si trovano a dover costruire la propria identità in contesti culturali diversi da quello di origine e che sono immersi in ambienti ormai divenuti multiculturali?

PROGRAMMA

5 novembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17

Marina Calloni Coltivare la cultura

“La cultura è in effetti un concetto poroso e ambivalente, tanto include, quanto esclude…” Cominciamo da qui, da questa osservazione di Marina Calloni, professoressa di Filosofia Politica e Sociale presso l’Università di Milano–Bicocca, allieva e traduttrice italiana di Habermas, che ha sempre cercato di far interagire attività di ricerca interculturale e multidisciplinare coniugando la prospettiva internazionale e l’interesse per le realtà locali, occupandosi in particolar modo di difesa dei diritti umani e questioni di genere, di scienza e conoscenza, di democrazia deliberativa e conflitti culturali, di cittadinanza e sfera pubblica europea.

12 novembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17

Lucrezia Ercoli “Non lo so. Devo partire”. Per una nostalgia del futuro

Parte da un riferimento felliniano, in omaggio al contesto riminese e ai 70 anni de “I Vitelloni”, Lucrezia Ercoli filosofa e direttrice artistica del festival Popsophia dedicato alla pop-filosofia e autrice di Yesterday. Filosofia della nostalgia (Ponte alle Grazie 2022). Il rimpianto di un mondo passato e di un tempo felice ci accompagna da sempre. Oggi più che mai il presente ci sembra opaco, il futuro incerto e imprevedibile: e preferiamo rifugiarci nella nostalgia dell'età dell'oro, nelle certezze della tradizione. Siamo fermi all’amarcord, al ricordo di “come eravamo” prima di perdere le illusioni. Ma esiste anche un’altra nostalgia, una nostalgia del futuro, un sentimento che accompagna ogni partenza, che si fa carico dell’eredità del passato senza rinunciare ad avventurarsi nelle incertezze del domani. Come dice Moraldo alla fine dei Vitelloni: “Non lo so. Devo partire”.

19 novembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17

Walter Guadagnini C’era una volta la fotografia

Qual è il contributo delle immagini alla costruzione dell'identità culturale delle comunità? La fotografia è stata uno dei linguaggi principali della modernità e, a partire dalla rivoluzione digitale, è divenuta anche quello più utilizzato nella comunicazione quotidiana, privata e pubblica. Al contempo, è una delle arti che hanno segnato il XIX e il XX secolo, assumendo nel ventunesimo un ruolo sempre più centrale nel panorama della creazione contemporanea, in ogni parte del mondo, all’interno di ogni sistema sociale e culturale. Abbiamo invitato Walter Guadagnini, docente di Storia della fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e del Festival “Fotografia Europea” di Reggio Emilia, curatore e critico d’arte, per parlare dell'evoluzione del linguaggio e delle tecniche fotografiche e passare dall'identità della fotografia all'identità tout court.

26 novembre, Teatro degli Atti – ore 17

“L’irriducibile Calvino”

Reading con Alessia Canducci e Alfonso Cuccurullo (voci), Federico Squassabia (pianoforte)

Si può restituire la misura di Italo Calvino in un Reading? La sua opera è IRRIDUCIBILE, appunto. Un’attrice, un attore e un musicista pronti a rimescolare l’opera di Italo Calvino: quali stili rimbalzeranno e si moltiplicheranno? Quali melodie immagineranno? Quale enciclopedia di emozioni nascerà? Un viaggio tra pagine e suggestioni, in compagnia di alcuni dei suoi personaggi e della sua scrittura. Un omaggio al teorico della “leggerezza” nell’anno del centenario della sua nascita.

3 dicembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17

Marco Aime Identità, radici, tradizione. La trappola delle parole

Entrati pesantemente a far parte delle retoriche pubbliche sovraniste e neo-nazionaliste, questi termini rischiano di dare vita a uno scenario, che non trova conforto nei fatti, ma agisce fortemente sul piano emotivo. È necessario riflettere sulle parole e sul loro uso, affinché non diventino delle armi pericolose, finalizzate a creare un nemico. Questo l’invito dell’antropologo Marco Aime, antropologo e scrittore, docente di Antropologia culturale all’Università di Genova, che al rapporto fra identità culturale e contemporaneità ha dedicato gran parte della sua ricerca.

10 dicembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17

Silvano Tagliagambe Il peso e la leggerezza dell’immaginazione scientifica tra vincoli e opportunità

Al filosofo, fisico ed epistemologo Silvano Tagliagambe, il compito di introdurre nella riflessione il ruolo della scienza e della tecnologia nella costruzione dei valori e degli immaginari delle società. Per Tagliagambe la tecnologia è tensione verso il futuro e capacità di guardare al qui e ora, attraverso la lente della contingenza e del possibile. La tecnologia è pensiero, e pensiero necessariamente critico, orientato verso il costante superamento dei limiti raggiunti. La storia della scienza, se ben intesa, è un racconto nel quale nuovi universi di possibilità si producono in coincidenza con le grandi svolte, le grandi discontinuità, le grandi soglie dei processi evolutivi: nel corso di essa determinate possibilità si fissano e si trasformano in vincoli che eliminano alcune alternative ma ne producono altre. I vincoli sono da interpretare non solo come limiti del possibile, ma anche come condizioni di sempre nuovi possibili.

“Biblioterapia XIV 2023” è realizzata anche grazie al contributo di Gruppo SGR.

Si ringrazia Samuele Grassi per la realizzazione e concessione dell’immagine che illustra la rassegna.

Le conferenze si svolgono solo in presenza al Cinema Teatro Tiberio, in via San Giuliano 16, Rimini.

Ingresso libero, senza prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili

Info: Biblioteca Gambalunga

tel. 0541.704486 | www.bibliotecagambalunga.it

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Ultimo aggiornamento

03/11/2023, 13:14