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In riferimento all'articolo 'A rischio la scultura di Paolo V', apparso a pagina 18 dell'edizione odierna del quotidiano 'La Voce di Romagna', l'Amministrazione Comunale precisa:
Le critiche avanzate da Giovanni Morigi al bando a trattativa privata per il restauro del monumento a Papa Paolo V situato in piazza Cavour risultano del tutto incomprensibili sia nella forma che nella sostanza.
Alla gara- le cui indicazioni sono state verificate e approvate dalle Soprintendenze di Bologna e di Ravenna- sono state invitate, così come prevede la legge, undici ditte specializzate nel restauro monumentale, compresa la 'Morigi Giovanni e figlio Sas'. Per la cronaca, quasi tutte le imprese invitate hanno chiesto di poter eseguire il sopralluogo per potere prendere visione dell'entità dei lavori.
Lo strumento scelto dell'appalto integrato prevede espressamente che il progetto esecutivo dell'intervento- che riguarda non solo il manufatto bronzeo raffigurante il pontefice ma anche il restauro del suo basamento (in muratura, rivestito in lastre di pietra) e delle sue fondazioni-rimanga a carico dell'impresa aggiudicatrice. La quale obbligatoriamente dovrà prima effettuare le analisi chimiche e fisiche complete dell'intero monumento, quindi sottoporre la campionatura dei prodotti e le modalità attuative del restauro alle suddette Soprintendenze per il necessario nulla osta esecutivo e infine produrre il progetto operativo di cantiere. Al termine di questo iter- individuato appositamente per tutelare in ogni suo aspetto il bene culturale- il progetto verrà messo in esecuzione dall'Amministrazione Comunale.
Le perplessità sollevate dal Signor Morigi circa il mantenimento della patina lasciata dal tempo sulla statua di Paolo V paiono nascondere una non perfetta conoscenza del bene in questione. Il volto di Paolo V, ad esempio- come si può ben evincere da fotografie- non è stato toccato dalla corrosione.
La soluzione del gazebo protettivo durante l'esecuzione dei lavori è non solo stata utilizzata con pieno plauso della cittadinanza per il restauro della fontana della Pigna ma soprattutto è prevista nel regolamento comunale per la sicurezza sui cantieri e mira a tutelare ulteriormente il monumento ubicato in una piazza che vede svolgersi un mercato bisettimanale e, specie in estate, numerose e affollate manifestazioni.
C'è poi da precisare come nel 2002 siano intercorsi numerosi contatti tra l'Assessore alla Cultura Stefano Pivato e Giovanni Morigi, finalizzati al restauro del Paolo V con un impegno economico diretto da parte di uno sponsor. Contatti non andati a buon fine a causa della mancata disponibilità del privato a finanziare l'intervento. A quel punto l'Amministrazione Comunale, non potendo ulteriormente rinviare il necessario intervento, ha attivato il bando per il restauro.
Va infine sottolineato come nessuno- soprattutto gli esperti- abbia mai criticato o espresso dubbi circa il restauro della fontana della Pigna, apprezzato unanimemente proprio perché rispettoso del bene e capace di riportare alla luce alcune sue importanti caratteristiche.