Venerdì 3 luglio alle ore 21.30 il programma della rassegna "Opere allo scoperto", ideata per portare alla ribalta le opere del patrimonio museale, propone nella cornice del Lapidario romano (nella Sala del Giudizio in caso di maltempo) l'incontro "L'Eroe agli Inferi. Mito arcaico e rivelazione da Giuliano da Rimini a Giovanni Bellini" condotto da Alessandro Giovanardi che offrirà una lettura inedita di alcuni “gioielli” del Museo della Città.
Dalla mitologia sumera e accadica al poema di Gilgamesh, dalle figure bibliche di Giona e Giobbe a quelle classiche della cultura greca e latina, la tradizione liturgica e artistica cristiana ha attinto i suoi modelli, le sue figure archetipiche per narrare e simboleggiare il mistero della discesa di Cristo agli inferi e la sua ascesa vittoriosa verso il cielo. In un oceano d'oro trecentesco i pittori della Scuola Riminese prima e poi Bellini, sullo sfondo di tenebre intatte o di paesaggi sfolgoranti, hanno messo in scena gli arcani di questo segreto "nascosto fin dalla fondazione del mondo".
Alessandro Giovanardi, docente di Arte Sacra e di Iconografia e Iconologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini-San Marino-Montefeltro, cura le attività culturali della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e dirige la rivista di storia, arte e cultura «Ariminum». Da tempo s’interessa al rapporto tra pittura e fonti filosofiche, religiose e letterarie, lavorando in particolar modo sul Trecento riminese per cui ha scritto molti saggi, collaborando recentemente con Antonio Paolucci e Daniele Benati al volume Il Trecento riscoperto. Gli affreschi della Chiesa di Sant'Agostino a Rimini (Silvana, Milano 2019). È autore di studi che trattano il rapporto tra filosofia, estetica tra cui «Pietas» e bellezza. L’arte sacra in Cristina Campo (Archivio Italiano per la Storia della Pietà, Storia e Letteratura, Roma, 2007) e John Lindsay Opie. Estetica simbolica ed esperienza del Sacro (Prefazione di Boris Uspenskij, Storia e Letteratura, Roma, 2011). Ha curato l’antologia di saggi di John Lindsay Opie, Nel mondo delle icone. Dall’India a Bisanzio (Prefazione di Bruno Toscano, Jaca Book, Milano, 2014). Ha ideato diverse mostre di arte antica e moderna tra cui, per la III edizione della Biennale del Disegno, con Franco Pozzi, Fogli della Follia. Fortunato Duranti visionario e romantico (2018, catalogo Bookstones). È autore de I colori di Rimini. Una pinacoteca immaginaria (2019, Interno4Edizioni). Entro la fine dell'anno, per le Edizioni di Storia e Letteratura di Roma uscirà la sua monografia su Zabughin.
È richiesta la prenotazione telefonando allo 0541 793851, fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti.
La partecipazione è gratuita.
Il calendario prosegue fino al 30 agosto con il seguente programma:
- 10 luglio Stefano De Carolis, Chirurgia o farmacia? Una lastra misteriosa dalla Domus del Chirurgo;
- 17 luglio Giulio Zavatta, I "putti" contesi di Vittorio Maria Bigari, capolavori sconosciuti al museo di Rimini;
- 24 luglio Monica Farneti, Fili, trame, simboli nelle collezioni del Museo degli Sguardi;
- 31 luglio Alessandro Giovanardi, Eros e mistica. I sensi soprannaturali in Guido Cagnacci;
- 7 agosto Giulio Zavatta, "Fiero, risoluto e terribile": il soffitto di palazzo Lettimi del celebre manierista Marco da Faenza;
- 21 agosto Sonia Migani, Maschere dell'Africa: sguardi e percorsi di lettura;
- 28 agosto Stefano De Carolis, Dalla cucina all’ambulatorio: vetri più o meno noti dalla Domus del Chirurgo.