Cammini a Rimini: percorsi tra arte e storia, natura e spiritualità, sulle orme di S. Francesco

Camminare a piedi, scoprire luoghi, storie, paesaggi, è connaturato al territorio di Rimini, da duemila anni crocevia, “caput viarum” dell'impero Romano, snodo per l'Italia e l'Europa con l'intreccio delle vie Flaminia, Emilia e Popilia.

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Nei secoli re, imperatori, pellegrini e santi hanno attraversato le sue strade facendo di Rimini una tappa nei loro lunghi viaggi.

Per scoprire il territorio a piedi, godendosi lo spettacolo del "foliage" autunnale, non si può non partire dal percorso che ancora oggi è possibile ripercorrere come un tempo: il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna, inaugurato dall’Associazione L’Umana Dimora nel maggio 2013, in occasione dell’800° anniversario del passaggio di San Francesco a San Leo, luogo in cui il Santo d’Assisi ricevette in dono il Monte della Verna dal Conte Orlando Cattani di Chiusi nel Casentino. Grazie a questo percorso, la Valmarecchia è oggi la “porta” a Nord Est della Via di Francesco che collega Rimini a Roma, recuperando antichi sistemi viari e toccando tutti i luoghi principali, legati alla vita del Santo, in Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, dando luogo ad un unico percorso nazionale.

Il percorso da Rimini a La Verna, 112 chilometri fra Romagna e appennino toscano, collega le principali località nelle quali San Francesco, come documentato o sostenuto da antiche tradizioni, avrebbe viaggiato nella sua opera di “ministero itinerante”. Attraverso cinque tappe, Rimini - Villa Verucchio, Villa Verucchio - San Leo, San Leo - Sant’Agata Feltria, Sant’Agata Feltria - Balze, Balze - La Verna, si possono scoprire i luoghi in cui il santo ha soggiornato, predicato, ricevuto il riconoscimento dei signori che governavano l'entroterra riminese ed infine, il luogo in cui avrebbe ricevuto il simbolo della santità, le stigmate.

La prima tappa prende il via dal centro di Rimini, il Tempio Malatestiano. Prima che il signore di Rimini lo trasformasse in uno dei più importanti monumenti dell’Umanesimo italiano, il Tempio Malatestiano era, dal 1257, una chiesa francescana conventuale. Proprio per i francescani, fra il 1299 ed il 1300, Giotto realizzò il mirabile crocefisso che tutt'oggi è posto nel Duomo di Rimini. Da qui il percorso continua fino a passare attraverso l'antica porta di accesso a Rimini, l’Arco di Augusto, proseguendo  fino alla chiesa di Santa Chiara, dove il santo trovò ristoro e riposò. Attraverso altre due soste, il convento di San Bernardino in città e il Santuario francescano di Santa Maria delle Grazie a Covignano, ci si avvia poi fuori dalla città di Rimini costeggiando il fiume Marecchia fino a Villa Verucchio. Qui termina la prima tappa, dove si racconta che il santo abbia eretto una capanna di legno divenuta poi nucleo centrale dell'attuale convento di Santa Croce, luogo in cui oggi è possibile visitare il cipresso di San Francesco.

Una camminata sulle orme del santo che prevede poco più di 20 chilometri a tappa. La prima, come anche le tappe successive, sono accessibili anche ai meno allenati e sono ideali sia per l’appassionato di trekking sia per chi vuole affrontare un viaggio spirituale. In cinque tappe, da Rimini fino al monte della Verna, dove si sosta nel luogo più carico di pathos della vita del Santo perché qui ricevette le stigmate, si scopre la storia del patrono d'Italia impegnato nella sua opera di evangelizzazione, visitando nel contempo luoghi carichi d'arte e panorami stupendi, partendo dal mare e seguendo la valle del fiume Marecchia, caratterizzata da aspre rupi sormontate da antichi borghi fortificati fino al tratto appenninico che collega la Valmarecchia a La Verna che si snoda in ambiente montano, tra boschi e su lunghi tratti di crinali.

Il Cammino di San Francesco da Rimini al Santuario della Verna è un percorso organizzato che rientra nel progetto Regionale Cammini e Vie di Pellegrinaggio in Emilia Romagna. Il Cammino può essere affrontato in autonomia o appoggiandosi ad operatori turistici dedicati che organizzano percorsi guidati calendarizzati che includono i luoghi da visitare, dove dormire e ristorarsi.

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Tanti sono i percorsi che si possono intraprendere in autonomia a Rimini inoltrandosi verso il suo entroterra, nelle Valli del Marecchia e del Conca, a piedi, ma anche in bicicletta.

Poco conosciuti, ma senz’altro da segnalare sono I sentieri di Covignano, per lo più di percorsi pedonali, che mettono in collegamento sentieri di antica origine e altri più recenti, passando, tra scoperte archeologiche, ville storiche, edifici di culto, flora, fauna, realtà agricole ed agrituristiche. Un’occasione per ammirare Rimini dall’alto delle sue colline più adiacenti, ma ricche di storia.

Tra i luoghi da segnalare: il bosco e il convento di S. Maria delle Grazie (fine 1300), gli alberi monumentali e la chiesa di S. Fortunato S. Maria Annunciata Nuova di Scolca (1418), la chiesa di S. Maria della Neve di Vergiano (1523), la chiesa di S. Maria in Paterno di Spadarolo (Sec. XII), le fonti di Covignano, le grotte nel tufo (dagli ipogei d'età romana fino alle più recenti: i rifugi antiaerei scavati in fretta e furia durante il passaggio del fronte), la Pieve di S. Lorenzo in Monte (Sec. XII) e le diverse ville storiche come Villa Mattioli.

Per scoprire tutti i percorsi e le informazioni sui comprensori di Covignano, Spadarolo e Vergiano, già frequentati dai tempi del Paleolitico, clicca qui.

Attraverso il nuovo progetto dell’Amministrazione Comunale “Adottiamo Rimini”, negli ultimi anni il Cai (Club Alpino Italiano) sezione di Rimini ha sistemato un sentiero esistente, con la realizzazione di circa 100 punti di segnaletica orizzontale (bianchi e rossi come d’uso per la sentieristica) e con l’installazione di 27 elementi di segnaletica verticale (frecce direzionali). Il percorso ha una lunghezza di 6,5 km, un dislivello di 160 metri, per un tempo di percorrenza stimato tra le 3 ore e le 3 ore 30 mezza.

Il percorso Cai inizia dal piazzale sottostante il Santuario delle Grazie, il complesso francescano edificato alla fine del Trecento (1391-1396) a pochi passi dal Museo degli Sguardi, esposizione delle raccolte etnografiche del Comune di Rimini. Da qui si prosegue in direzione dell'Abbazia di Scolca, a San Fortunato, da dove si può godere di una splendida vista panoramica fin sulla costa. La sommità collinare ospita l'edificio conventuale di San Girolamo, oggetto di scavi archeologici e restauri. All'altezza di Villa Battaglia si devia per via Monterotondo, tra uliveti di recente impianto. Di fronte a Villa Francolini, un piccolo bosco di lecci ricorda quello delle Grazie. Seguono ancora uliveti e abitazioni fin oltre una sbarra, dove inizia lo sterrato che conduce al piazzale delle Fonti della Galvanina (antica fonte romana utilizzata già nel I secolo a. C.). Il percorso procede ai piedi del colle. A Cà Palloni è possibile variare il percorso risalendo via San Lorenzo a Monte fino a riprendere via Covignano e trovarsi nelle adiacenze dell'Abbazia di Scolca, dalla quale tornare al punto di partenza, passando da Via della Carletta e risalendo lo sterrato che continua con via delle Fonti fino a ritrovare a sinistra via Vasari e il Santuario delle Grazie.

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Ultimo aggiornamento

26/10/2023, 00:10