Salute di prossimità, ricerca, ri-funzionalizzazione del patrimonio pubblico. La giunta approva il protocollo di intesa inter istituzionale per l’avvio di azioni sanitarie e sociali ispirate al “One health”

Individuate le prime tre Case della salute.

Data di pubblicazione

Via libera dalla giunta del Comune di Rimini all’approvazione del “Protocollo di intesa per la definizione e attuazione di iniziative di interesse comune in tema di politiche sanitarie e sociali territoriali”, che vede il Comune di Rimini impegnarsi insieme a Regione Emilia-Romagna, Provincia di Rimini, Ministero della salute, Università di Bologna e Istituto ortopedico Rizzoli.

 

La progettualità comune – che avrà validità quinquennale -  intende promuovere un approccio alle politiche di salute che mira a rafforzare l’assistenza di prossimità (come le Case della salute) e guarda ad un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico. La cornice teorica è quella di un nuovo concetto di salute che rientra nel più ampio programma chiamato ‘One Health- Rimini Salute Unica’, l’articolato palinsesto di azioni a cui concorrono Comune di Rimini, provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna, AUSL Romagna, Università di Bologna, Istituto Ortopedico Rizzoli, associazioni e soggetti economici del territorio per l’innovazione delle politiche della salute a Rimini.

Un programma innovativo, coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza, che si propone di attuare una strategia di riorganizzazione dei servizi sociosanitari anche in relazione alle esigenze della società post covid.

Tre i principali fattori determinanti di salute individuati dal programma: Stili di vita sani; Relazioni interpersonali significative e costruzione di contesti comunitari; Tecnologie per aumentare l’efficacia terapeutica delle cure e il grado di libertà delle persone. Fattori che seguono altrettante direttrici di sviluppo: Saperi e Ricerca sulla Salute Unica; Servizi innovativi di salute sul territorio; Nuovi spazi di iniziativa e partecipazione sociale.

 

Le finalità

La progettualità comune prende avvio dalla esigenza di:

a) superare il tradizionale concetto di salute inteso come “cura della malattia”, per aprirsi alla più ampia finalità del mantenimento dell’intera comunità in uno stato di buona salute;

b) promuovere l’ampliamento delle piattaforme e degli spazi pubblici dedicati ai servizi di istruzione, alta formazione e sociosanitari, distribuendoli sul territorio;

 c) coinvolgere in modo integrato tutti gli attori della Salute: dalla farmaceutica alle istituzioni, dal medico di famiglia allo specialista, fino al singolo individuo, anche attraverso l’adozione di approcci e metodologie innovative supportate da tecnologie digitali.

 

Potenziamento dei servizi territoriali

Un punto di particolare rilevanza tra le azioni messe in campo riguarda il potenziamento dei servizi sanitari e sociali di prossimità. Tra queste la realizzazione di sei nuove case della salute, di cui tre già individuate (rispettivamente nelle zone di Rimini nord, Rimini sud e in prossimità dell’ospedale Infermi) e altre tre previste a breve, grazie anche alla permuta di beni comunali con quelli di Ausl Romagna. In ognuna delle nuove Case della salute sarà presente un Centro unico di prenotazione (Cup), un punto di orientamento e informazioni, un punto prelievi e uno studio di medici di medicina generale, attività vaccinale, screening per la diagnosi precoce di alcune patologie tumorali, ambulanza e un presidio infermieristico. Ciò consentirà una più efficace erogazione dei servizi sociosanitari a tutta la cittadinanza, che avrà una propria sede territoriale di riferimento. La casa della salute è quindi anche un centro di promozione, prevenzione della salute e diagnosi precoce della malattia. Progressivamente, nelle Case della salute saranno erogati servizi di riabilitazione e specialistici ed anche servizi per il governo e cura delle malattie croniche.

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Ultimo aggiornamento

18/09/2023, 00:10